Uno dei trattati della Mishnāh (IV ordine, fine). A differenza di tutti gli altri trattati mishnici, i quali hanno un contenuto legale (rituale o giuridico), il trattato Ābōt ha un contenuto etico. È una [...] la concezione rabbinica risalirebbe fino alla rivelazione sinaitica. Il primo capitolo si apre con l'affermazione che Mosè ricevette sul Sinai la Tōrāh (cioè non soltanto il Pentateuco, ma anche, e qui in particolar modo, la Tōrāh shebe-‛al peh, la ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] questo codice.
Il codice di leggi, che Dio consegna a Mosè sul Sinai perché egli lo trasmetta a tutto il suo popolo, è in sostanza il che ricorda la rivelazione della Legge, cioè della Torah, al Sinai. Ma anche Tisa be-av, un giorno di digiuno che ...
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EGITTO Provincia romana (Aegyptus)
G. C. Susini
La battaglia di Azio e la conseguente scomparsa di Cleopatra e di Antonio segnarono, negli anni 31 e 30 a. C., il completo inserimento dell'E. nel dominio [...] quelli che erano con i Tolomei, il Gatabathmus maior (Golfo di Sollum, Khalig es-Salum) a occidente, e le porte del Sinai, con la città di Pelusium (presso Tell Faramà), a oriente. Verso l'interno la frontiera era indefinita, comprendendo tuttavia l ...
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Pseudonimo dello scrittore Franco Lattes (Firenze 1917 - Milano 1994); rifugiatosi durante la guerra, per ragioni razziali, in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d'Ossola. La sua opera poetica, [...] letterarî ma anche politici e culturali: Dieci inverni: 1947-1957 (1959); Verifica dei poteri (1965); I cani del Sinai (1967); Ventiquattro voci (1969); Saggi italiani (1974); Questioni di frontiera (1977); Insistenze (1985); Extrema ratio. Note per ...
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Sostanza che secondo la Bibbia fu miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto.
Il nome m. si riferisce propriamente al succo indurito di alcune varietà di Fraxinus, pianta delle [...] alcune impurezze.
Oltre alla m. di frassino, anche altre secrezioni vegetali contenenti zuccheri sono dette manne. La m. del Sinai o della Bibbia o degli Ebrei è data dall’escrezione dei giovani rami, provocata dalle punture di un insetto su piante ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] of Mount Athos, 1975-1992), a Patmo (Patmos, 1988), in Russia (Lichačeva, 1977), nel monastero di S. Caterina sul monte Sinai (Weitzmann, Galavaris, 1990) e a Venezia (Furlan, 1978-1988). È noto che anche artisti armeni e georgiani realizzarono a C ...
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RICCI, Alessandro
Federico Tognoni
RICCI, Alessandro. – Figlio di uno scalpellino di origine fiorentina, Angelo Ricci, e di Rebecca Gabrielli di Siena, poco è dato sapere della sua giovinezza. Neppure [...] mezzo Ricci percorse la via dei pellegrini in cammino verso il Sinai, visitando Maghara, Wadi Sidri, Wadi Mukattab, il monastero ortodosso relativi al suo primo viaggio in Egitto e al Monte Sinai, con la verbal convenzione tra loro di pubblicarli a ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] , bensì attraverso la scrittura paleosinaitica, cioè la scrittura dei monumenti ritrovati fin dal 1904-05 nella penisola del Sinai. La scoperta, nel 1929 e negli anni seguenti, di una dozzina di iscrizioni antico-cananee, faceva nascere la ...
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GIUBILEI, Libro dei
Alfredo Vitti
È un apocrifo nominato la prima volta da Didimo il Cieco (v. didimo di alessandria), che ne cita IV, 31, ma col titolo di Leptogenesi (Enarrat. in epist. I Joan., III, [...] presso Cedreno, Sincello, Niceforo, nome anch'esso spiegabile, giacché lo scritto ha per trama una visione avuta da Mosè sul Sinai, nella quale un angelo della più nobile schiera, qual è quella "della faccia" (cfr. Isaia, LXIII, 9), comunica a Mosè ...
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Vocabolo arabo che significa "occhio" e "sorgente". Nel primo senso entra come componente di alcuni nomi onorifici (laqab) di persona usati in Persia: ‛Ain ud-Dawlah "l'occhio della dinastia" (o "dello [...] ). Il plurale è ‛uyūn (dialettalmente anche ‛ayūn), p. es. le famose 'Ayūn Mūsà "sorgenti di Mosè" nella penisola del Sinai, dirimpetto a Suez.
Non raro nella toponomastica dei paesi di lingua araba è anche il diminutivo di questo vocabolo, adoperato ...
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sinaitico
sinaìtico agg. (pl. m. -ci). – Del Sinai, penisola compresa tra il golfo di Suez e il Mar Rosso: la regione s.; iscrizioni s., gruppo di iscrizioni scoperte nel Sinai, che risalgono ai primi secoli dell’era cristiana; codice s. (in...
manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto: Quel duca sotto cui visse di...