Mosaicista palestinese (sec. 6º). Con il figlio Hanina, il cui nome indica l'appartenenza al ceppo ebraico, eseguì il mosaico pavimentale della sinagoga di Bēt Alfā' (Israele), al tempo dell'imperatore [...] d'Isacco e dello zodiaco, seppure eseguita in uno stile francamente popolare e primitivo, costituisce, allo stato delle nostre conoscenze archeologiche, la fase più evoluta del programma iconografico ebraico nella decorazione delle sinagoghe. ...
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CONZIO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI a Chieri (Torino), dove suo padre Gerson, morto nel febbraio 1615, era rabbino.
Le condizioni degli ebrei [...] loro la facoltà di avere propri luoghi di sepoltura, di fare prestiti anche sopra beni stabili, dì costruire nuove sinagoghe, di laurearsi in medicina previa licenza del vescovo di Torino, di disporre di stabili e vi aggiungeva anche la possibilità ...
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KRAUTHEIMER, Richard
Ornella Francisci Osti
Figlio di Nathan, commerciante all'ingrosso, e di Martha Landmann, nacque a Fürth, in Baviera, il 6 luglio 1897.
Ebreo, fu costretto a emigrare dalla Germania [...] 239). Per la stessa università aveva pubblicato (Berlino 1927) un saggio sulle sinagoghe medioevali (Mittelalterliche Synagogen) che resta fondamentale anche perché gran parte delle sinagoghe prese in esame furono di lí a poco distrutte dai nazisti e ...
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Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimento moderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer [...] medico sul Monte Scopus a Gerusalemme, 1937-39; Banca di Palestina, 1938; centro ospedaliero Maimonide a San Francisco, 1946; sinagoghe a Saint Louis, Missouri, 1946-50; Cleveland, Ohio, 1946-52; Saint Paul, Minnesota, 1950-54). Nel 1962 sono state ...
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DEL POZZO, Simone
Salvatore Fodale
Nacque nella prima metà del sec. XIV da famiglia messinese, ma abitante a Castroreale. Entrato a Messina nell'Ordine dei frati predicatori, passò in seguito nel convento [...] l'eresia nell'isola; fu poi confermato da Gregorio XI.
Il D. ebbe anche il compito specifico di impedire che le sinagoghe ebraiche superassero il numero consentito. Inquisì tra gli altri fra' Nicolò da Agrigento, ex provinciale dei frati minori. A ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] sacrifici di animali).
Egli evangelizzò in un primo tempo soprattutto gli Ebrei di lingua greca, predicando il sabato nelle sinagoghe per dimostrare loro che Gesù era il Messia atteso dal popolo d’Israele; ma, dopo aver incontrato forti ostilità tra ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] dodici vengono scelti P., Giacomo e Giovanni per assistere ad alcuni avvenimenti come la guarigione della figlia del capo della sinagoga (Marco 5, 37) e la trasfigurazione (Marco 9, 2.5); è la loro domanda che provoca il discorso escatologico (Marco ...
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INTONTI, Nicola
Silvio de Majo
Nacque ad Ariano Irpino il 9 dic. 1775 da Giuseppe Saverio, di nobile famiglia originaria di Lucera, e da Camilla Giannotti. Dopo gli studi giuridici entrò in magistratura, [...] organismi consultivi, né tanto meno rappresentativi: "quanto di buono e di utile potrebbero fare Camere, Parlamenti e simili sinagoghe lo farà, senza schiamazi e lungaggini, un Consiglio di ministri provetti, zelanti e fedeli al sovrano" (Genoino, p ...
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CONSOLO, Federico (Federigo)
Dario Ascarelli
Nacque da Beniamino e da Regina Piazza ad Ancona l'8 apr. 1841, da una di quelle famiglie della media borghesia ebraica che aveva conservato integra la grande [...] , O. F. Deusch e F.-J. Fétis, il C. aveva invece indirizzato la sua ricerca sul rituale praticato nella sinagoga di Livorno dove si conserva la tradizione originale del rito spagnolo che si differenzia da quello stile cantilenante proprio del rituale ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...