sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] in cui si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religione ebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] (Assis, 1992).Esempi assai rari di arte g. realizzati nel sec. 13° al Cairo sono le porte di legno intagliato della sinagoga di Ibn Esra (Gerusalemme, Israel Mus.) e l'aron ha-Kodesh (New York, Jewish Mus.).L'uso di realizzare manufatti espressamente ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] sala gotica) e di Praga. Nel Rinascimento sono notevoli quelle di Venezia. L’Ottocento cercò di elaborare il tema della sinagoga in modo che si distinguesse per quanto possibile e dalla chiesa e dalla moschea, spesso con espliciti richiami all’arte ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] propri, sono state ritrovate al di fuori della montagna di Samaria a Beth Shean, a Sha'alvim e a Ramat Aviv. Sinagoghe samaritane di un periodo precedente ma in uso fino al periodo arabo, perciò con aggiunte e restauri di epoca successiva all ...
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Mosaicista palestinese (sec. 6º). Con il figlio Hanina, il cui nome indica l'appartenenza al ceppo ebraico, eseguì il mosaico pavimentale della sinagoga di Bēt Alfā' (Israele), al tempo dell'imperatore [...] d'Isacco e dello zodiaco, seppure eseguita in uno stile francamente popolare e primitivo, costituisce, allo stato delle nostre conoscenze archeologiche, la fase più evoluta del programma iconografico ebraico nella decorazione delle sinagoghe. ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] ci è confermata soprattutto dal III e dal IV sec., e in particolare dalla grande necropoli di Bēt She῾arīm (v.) e dalle sinagoghe galilee del tipo più antico.
A questo riguardo sono da notare due fatti: il primo è un maggiore impiego degli elementi ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] dal III sec. a. C. all'età cristiana; 2) i Targūmīn, parafrasi della B. in vari dialetti aramaici per uso delle sinagoghe. Si ricordano il Targūm babilonese, o "di Onqělōs" e il Targūm di Gerusalemme. Ma anche se la loro origine è molto antica ...
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GERUSALEMME
Red.
Museo di Israele. - Il Museo di Israele è una confederazione di musei, radunati in una serie di edifici intercomunicanti, appositamente costruiti. Iniziato nel 1961 fu inaugurato nel [...] ceramici e bronzei che identificano i varî periodi; i trovamenti di Masada (v. vol. iv, p. 899) e i mosaici delle sinagoghe del IV e V sec. d. C. (v. giudaica, arte, vol. ii, p. 917); particolarmente notevole la pietra di fondazione rinvenuta ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] antico con data, «codice babilonico dei profeti», a San Pietroburgo, è del 916), perché le copie consunte delle sinagoghe venivano subito sostituite. Essi presentano una sorprendente uniformità, dovuta all’opera di minuziosa fissazione di tutte le ...
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Vedi CAFARNAO dell'anno: 1959 - 1994
CAFARNAO (Capernaum)
M. Avi-Yonah
C., in ebraico Kĕfar Nahūm, cioè "Villaggio di Nahum", era una cittadina giudea le cui origini risalgono all'epoca del Secondo Tempio [...] risale alla fine del II o all'inizio del III sec., e non al tempo di Gesù, come si riteneva una volta. È una delle sinagoghe più grandi tra quelle del primo tipo che si trovi in Palestina; è costituita da una sala di m 24 × 18,50 con uno stilobate ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...