MAGNASCO, Alessandro, detto il Lissandrino per la sua piccola statura
Mario Tinti
Pittore, nato a Genova nel 1667, morto ivi il 12 marzo 1749. Presto rimasto orfano del padre, anch'egli pittore, fu [...] un ritmo tranquillo.
Gli argomenti prediletti del M. furono scene di monasteri e conventi di frati, eremi e sinagoghe; aspetti della vita popolaresca con botteghe e fondachi oscuri; artefici intenti ai loro mestieri; scene soldatesche in castelli ...
Leggi Tutto
Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] funzione antiellenistica (1 Mac 8), e prosegue con alterne vicende fino a oggi senza soluzione di continuità. In Italia la sinagoga più antica, a Ostia, risale alla seconda metà del I secolo d.C., e i ritrovamenti archeologici continuano a rivelare ...
Leggi Tutto
Festeggiare
Vinicio Ongini
La nascita del nuovo anno
In tutte le epoche ogni popolo ha avuto e ha le sue feste. Gli uomini hanno trovato nella natura, nel ritmo delle stagioni, nella raccolta dei frutti [...] Testamento. In quei giorni gli Ebrei mandano a parenti e amici gli auguri di un anno buono e dolce. Quando escono dalla sinagoga, dopo la funzione religiosa, mangiano una mela con il miele. E questo è di sicuro un giorno dolce.
A Capodanno ci si ...
Leggi Tutto
LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
*
Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] quotidiana si diffonde e si fa continuativo, anche all'infuori del turno suindicato, e in ogni centro abitato una sinagoga raccoglie i fedeli nella mattina e nel vespro, all'inizio e al termine della giornata lavorativa, in corrispondenza coi ...
Leggi Tutto
Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] dal tram elettrico, la collega ad al-Meidān.
Damasco possiede 70 grandi moschee e oltre 200 piccole, 14 chiese e altrettante sinagoghe. I bazar principali si trovano intorno alla cittadella e alla moschea, specialmente a S.; in gran parte coperti, si ...
Leggi Tutto
SABBATO
Giuseppe Ricciotti
È il nome del settimo giorno della settimana ebraica, dal quale prendevano nome in serie aritmetica anche i varî giorni della settimana ("primo dal sabbato" = domenica; "secondo [...] stati esposti durante la settimana nell'interno del santuario al "santo dei santi" (Levit., XXIV, 8). Più tardi nelle sinagoghe s'introdusse la lettura della Legge e dei Profeti, accompagnata da particolari preci. In genere, poi, il sabbato era un ...
Leggi Tutto
Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] le navate laterali, particolare molto in evidenza in numerose b. nord-africane, è comune a certi mithraea e a talune sinagoghe; in questi casi la navata centrale sarebbe stata utilizzata per riti più solenni e, in modo generale, allo svolgimento del ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] di recente scoperti, continuano la tradizione dell'arte ebraica quale era stata elaborata in Gerusalemme prima della sua distruzione. Le sinagoghe della Galilea del tipo più antico (del III e IV sec. d. C.) imitano i fastosi modelli dei templi della ...
Leggi Tutto
SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] diverso, accenna a svincolarsi da quel carattere, non ostante il suo profondo senso religioso, il popolo ebraico. Le sinagoghe, che sorsero dopo la cattività babilonese, per l'insegnamento della Thorah da parte degli scribi, accolsero poi vere e ...
Leggi Tutto
Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] dodici vengono scelti P., Giacomo e Giovanni per assistere ad alcuni avvenimenti come la guarigione della figlia del capo della sinagoga (Marco 5, 37) e la trasfigurazione (Marco 9, 2.5); è la loro domanda che provoca il discorso escatologico (Marco ...
Leggi Tutto
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...