METELINO (o Mitilene o Lesbo, Μυτιλήνη; A. T., 82-83, 90)
Giuseppe CARACI
Doro LEVI
Vito Antonio VITALE
Isola maggiore delle Sporadi, e la maggiore delle isole egee dopo Creta e l'Eubea (1750 kmq., [...] . Dalle lettere dell'apostolo Paolo appare invece che già ai suoi tempi vi erano delle ricche colonie giudaiche (10 erano le sinagoghe al tempo di Beniamino da Tudela, cioè nel 1161 della nostra era). L'isola ebbe vescovi dal principio del sec. V ...
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PREDICAZIONE
Giuseppe De Luca
. Il cristianesimo primitivo fu tutto una predicazione e, com'è noto, la parola stessa "vangelo" val quanto "annunzio". Della predicazione di Gesù Cristo basti ricordare [...] lo specchio della sua predicazione orale. Quali siano i rapporti di questa primitiva predicazione con il culto giudaico nelle sinagoghe, non ancora è sufficientemente studiato, mentre si sono fatti varî tentativi, sulle tracce del Norden e del Blass ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] non meno di cinque traduzioni complete o parziali, nonché un certo numero di frammenti appartenenti alla genīzā (ripostiglio presso le sinagoghe nel quale erano deposti libri sacri e altri oggetti) del Cairo, in cui il testo arabo è trascritto in ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] non per ragioni di opportunità personale, di equilibri politici o di esigenze di culto specifiche, come nel caso delle quattro sinagoghe sorte a Trani, in Terra di Bari, dove la comunità ebraica residente aveva raggiunto in età federiciana dimensioni ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] (Ṣarfātī = Francese) è considerato dal Berliner (Geschichte, II, 2, p. 9) come un appellativo dovuto alla sua appartenenza alla sinagoga- francese di Roma. In realtà, il D. era originario di Fez: il Bartolocci (Biblioth., III, p. 818a) lo registra ...
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FANTINO
Jean-Marie Sansterre
Quando, nel maggio del 591, viene citato per la prima volta nelle fonti a noi note, F. appare già rivestire il rango di defensor della Chiesa romana e serviva nell'amministrazione [...] loro sequestrato e consacrato al culto cristiano - a dispetto delle precise direttive emanate in proposito dal pontefice - le loro sinagoghe "cum hospitiis suis". Il papa ordinò inoltre a F. di obbligare il presule a restituire agli ebrei anche gli ...
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MOSÈ
M. Nuzzo
Primo e più illustre profeta del popolo d'Israele, protagonista di vari libri biblici (Esodo, Numeri, Deuteronomio), M. incarna la figura dell'abile conduttore del suo popolo, dell'intelligente [...] testimonianza è rappresentata dal vasto ciclo del sec. 3° della sinagoga di Dura Europos, in Siria, con scene della Bibbia (Damasco della presenza di immagini dipinte all'interno delle sinagoghe -, ha realizzato un numero inferiore di raffigurazioni ...
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Il termine "edilizia" ha oggi un significato più ampio che supera quello tradizionalmente riferito, in senso restrittivo, agli edifici pubblici e privati: è il momento operativo che traduce in una "realtà [...] per gli orientamenti post-conciliari, vanno comunque ricordati significativi esempi di organismi edilizi realizzati per altri culti come le sinagoghe di F. L. Wright e di L. I. Kahn o le chiese protestanti di A. Aalto.
Edilizia socio-culturale ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] in Germania, con il Wehrsportsgruppe Hoffmann e i Deutsche Aktionsgruppen, coinvolti in numerose azioni contro cimiteri ebraici, sinagoghe e ostelli per immigrati, oltre che nella strage del 1980, quando una bomba esplose uccidendo dodici visitatori ...
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VENEZIA
Anna Bordoni
Massimo Costantini
Francesco Monicelli
(XXXV, p. 48; App. I, p. 1120; II, II, p. 1096; III, II, p. 1076; IV, III, p. 809)
Negli ultimi decenni è proseguito l'esodo dal centro [...] stato completamente rinnovato l'allestimento del Museo d'arte ebraica con l'inglobamento in un'unica area museale delle tre sinagoghe del Ghetto Novo.
Da segnalare l'acquisizione da parte dello stato di 5 importanti complessi: la Scuola Vecchia della ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...