Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina ebraica: la filosofia, i medici e le pratiche
Stefano Arieti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina ebraica va ricondotta [...] in locali esclusivamente deputati a questa funzione e, sebbene non si possa parlare ancora di ospedali, alcune stanze, nelle sinagoghe, sono riservate a coloro che necessitano di cure. Nel Talmud si ricorda inoltre l’obbligo da parte dei chirurghi di ...
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CONSOLO, Federico (Federigo)
Dario Ascarelli
Nacque da Beniamino e da Regina Piazza ad Ancona l'8 apr. 1841, da una di quelle famiglie della media borghesia ebraica che aveva conservato integra la grande [...] , O. F. Deusch e F.-J. Fétis, il C. aveva invece indirizzato la sua ricerca sul rituale praticato nella sinagoga di Livorno dove si conserva la tradizione originale del rito spagnolo che si differenzia da quello stile cantilenante proprio del rituale ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] i pellegrinaggi e con la paga dell'obolo annuale. Non si può dire però che la "chiesa" giudaica, o sinagoga, sia riuscita a liberarsi completamente dai vincoli nazionali. Difatti lo stato attuale era riguardato soltanto come provvisorio, e alla fine ...
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Capitale della Romania e capoluogo del distretto d'Ilfov. Situata a 26° 6′12″ E. e 44°25′ 49″ N., a soli 50 km. dal Danubio e dalla Bulgaria, Bucarest sorge a 87 m. d'altezza nella pianura valacca uniforme [...] pubblici, ragguardevoli più per la grandiosità che per l'architettura. Bucarest contiene 160 edifici religiosi (8 chiese cattoliche, 21 sinagoghe, 117 chiese ortodosse e 14 di altri riti). Ogni fede religiosa ha il suo cimitero: tra i 21 posseduti ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] pensò che i presbiteri fossero caratteristici dei gruppi provenienti dal giudaismo; essi rappresenterebbero gli anziani delle sinagoghe, mentre l'episcopo sarebbe stato, nei gruppi convertiti dal paganesimo, l'equivalente del tesoriere dei thiasoi ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] , la "sodomia", la bestialità e l'unione carnale con gli infedeli. Del resto, erano peccati riservati anche l'ingresso nelle sinagoghe e la partecipazione a feste e banchetti ebraici (327).
Nel 1516 la creazione del Ghetto - il primo ghetto della ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] al VI e al III sec. a.C., per le testimonianze archeologiche a noi note bisogna aspettare l'età imperiale (importante la sinagoga di Ostia risalente al I sec. d.C., anche se conosciamo meglio quella del IV che le si è sovrapposta). Complementare in ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] gli ebrei mutarono il loro precedente atteggiamento di tolleranza e iniziarono a deturpare o a coprire le immagini delle loro sinagoghe; alla fine del sec. 6° l'i. veniva considerata una caratteristica degli ebrei, riflesso di una cieca adesione alla ...
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MICHELI PELLEGRINI, Vincenzo
Mauro Petrecca
– Nacque l’8 sett. 1833 (Cresti - Zangheri, 1978) da Pietro, dell’illustre famiglia carrarese, e da Beatrice Brandoli a Modena, dove il padre, militare, dirigeva [...] catal.), a cura di C. Cresti - F. Solmi, s.l. [ma Bologna] 1979, p. 153 (per Alberto); A. Boralevi, La costruzione della sinagoga di Firenze, in Il centenario del tempio israelitico di Firenze, Firenze 1985, pp. 51, 61 s., 67, 71 n. 30, 74; Garibaldi ...
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Vedi Tunisia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Tunisia è un paese del Maghreb, la fascia costiera dell’Africa settentrionale che dal Marocco si estende fino alla Libia. Dal punto di vista [...] dal punto di vista storico: gli ebrei tunisini, oggi circa 1500, vivono soprattutto sull’isola di Gerba, dove sorge una delle sinagoghe, al Ghriba, e una delle comunità ebraiche più antiche del mondo. La libertà di culto è stata garantita anche nella ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...