sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] in cui si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religione ebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro dell'ebraismo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Analogamente a quanto avviene per gli edifici di culto [...] la mezuzah, un piccolo contenitore ligneo o metallico in cui è custodita una pergamena su cui sono vergati versi dalla Torah.
La sinagoga riveste anche la funzione di sede per le assemblee, per l’esercizio del potere e per l’istruzione. Tra V ed VIII ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] — alla presenza di nobili o preti cristiani o di visitatori, come il duca di Rohan, capita poi di predicare anche nella sinagoga levantina e in quella italiana, quando nel 1625 il rabbino si reca in Terra Santa (65).
Anche per la storia dei luoghi ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] (Assis, 1992).Esempi assai rari di arte g. realizzati nel sec. 13° al Cairo sono le porte di legno intagliato della sinagoga di Ibn Esra (Gerusalemme, Israel Mus.) e l'aron ha-Kodesh (New York, Jewish Mus.).L'uso di realizzare manufatti espressamente ...
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Simḥat Tōrāh Ricorrenza ebraica («gioia della Torà») coincidente con la festa autunnale di Shemīnī ‛Aṣeret (➔); nella diaspora viene celebrata nel giorno successivo. È il giorno in cui si completa il ciclo [...] liturgico annuale di lettura sinagogale del Pentateuco, caratterizzato da manifestazioni di gioia particolare e da processioni nelle sinagoghe. ...
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rabbino
Denominazione degli esperti della legge ebraica (anticamente dottori della legge) che ricevono la loro formazione nelle accademie tradizionali o nei collegi o seminari rabbinici, dai quali ottengono [...] r. maggiore). Il r. esercita diverse funzioni: cura l’educazione religiosa a tutti i livelli, predica nelle sinagoghe, controlla il corretto funzionamento delle cerimonie e dei servizi rituali, celebra matrimoni, giudica secondo la legge ebraica nei ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] sala gotica) e di Praga. Nel Rinascimento sono notevoli quelle di Venezia. L’Ottocento cercò di elaborare il tema della sinagoga in modo che si distinguesse per quanto possibile e dalla chiesa e dalla moschea, spesso con espliciti richiami all’arte ...
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TIBERIADE
G. Palumbo
Nell'area della moderna città di T. in Palestina si trovano due diversi insediamenti, il più meridionale dei quali, Ḥammath-Tiberias, ha resti di epoca ellenistica, romana, bizantina [...] , in uso dal IV all'VIII sec. d.C., che mostrano diverse fasi costruttive. Nella sinagoga «di Severos» sono stati scoperti splendidi mosaici con iscrizioni e la raffigurazione dell'Arca della Legge, della mĕnorā e dello Zodiaco.
Gli scavi, iniziati ...
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Capo spirituale di una comunità ebraica. Il termine deriva da rabbi, titolo onorifico (‘mio maestro’: nei Vangeli, è appellativo frequente con cui i discepoli si rivolgono a Gesù) che, a partire dal 1° [...] in Palestina. Il r. esercita diverse funzioni: cura l’educazione religiosa a tutti i livelli, predica nelle sinagoghe, controlla il corretto funzionamento delle cerimonie e dei servizi rituali, celebra matrimoni, giudica secondo la legge ebraica nei ...
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Stobi (gr. Στόβοι; lat. Stobi) Antica città della Peonia, sul luogo dell’odierna Pustogradsko (Repubblica di Macedonia).
Dopo la battaglia di Pidna (168 a.C.) S. fece parte della III regione macedonica [...] colonia romana. Si conservano resti di un teatro (2° sec. d.C.), un grande edificio a più vani, le mura bizantine, due basiliche cristiane, due sinagoghe, una via porticata, una necropoli (1°-4° sec.), varie residenze signorili, mosaici e iscrizioni. ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
menorah
‹-rà› s. f. [dall’ebr. mĕnōrāh «candeliere»]. – Il candelabro a sette bracci del Tempio ebraico, in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti; in uso anche nelle sinagoghe odierne, fa oggi...