Architetto francese (Parigi 1867 - New York 1942). Formatosi presso l'École des art decoratifs e l'École des beaux-arts, viaggiò in Inghilterra e in Belgio dove fu profondamente influenzato dalle contemporanee [...] Coeur (1894-95); il Castel Béranger (1896-99), complesso di case d'affitto, di cui curò anche la decorazione degli interni e l'arredo; ingressi delle stazioni del metrò (1900-13); la Sinagoga (1913, rue Pavée au Marais, realizzata in cemento armato). ...
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Tremlett, David. – Pittore e scultore britannico (n. St Austell, Cornovaglia, 1945). Formatosi al Birmingham College of Art e al Royal College of Art di Londra, si affermò negli anni Settanta. Dagli anni [...] (1999, in collab. con S. LeWitt), l'ambasciata britannica a Berlino (2000), il palazzo di re Enzo a Bologna (2003), la chiesa di Villeneauxe-la-Grande (2005), la sinagoga di Zamosc (2006) e, più recentemente, la chiesa di Coazzolo, Asti (2017). ...
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BERLAM, Arduino
Manfredo Tafuri
Figlio di Ruggero, nacque a Trieste il 20 luglio 1880. Dopo aver studiato architettura all'Accademia di belle arti di Milano, entrò a far parte dello studio paterno nel [...] padre, oltre a una serie di opere nelle quali è difficile scorgere il suo apporto, si dedicava alla realizzazione della sinagoga iniziata nel 1906 e portata a compimento nel 1912, nella quale, attraverso la stilistica siriaca adottata, aveva modo di ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] (Ṣarfātī = Francese) è considerato dal Berliner (Geschichte, II, 2, p. 9) come un appellativo dovuto alla sua appartenenza alla sinagoga- francese di Roma. In realtà, il D. era originario di Fez: il Bartolocci (Biblioth., III, p. 818a) lo registra ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] l'Italia dove acquistò il soprannome Delmedigo. A Creta R'Yeliudah ebbe tre figli: Abba haZaken il Vecchio, fondatore di una sinagoga nella città di Candia; Mejuhas, morto poi senza prole; Shemarjah, filosofo, padre di Moses Abba genitore a sua volta ...
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Architetto svizzero (n. Mendrisio 1943). Significative per la sua formazione sono state le esperienze avute a contatto con Le Corbusier (1965) e L. Kahn (1969); B. si è imposto per il rigore delle sue [...] ); Museo d'Arte Moderna a San Francisco (1995); Cattedrale di Evry (1995); Museo Jean Tinguely a Basilea (1996); Sinagoga e Centro dell'eredità ebraica a Tel Aviv (1998); Biblioteca Municipale a Dortmund (1999); ampliamento del Centro Dürrenmatt a ...
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ARMANNI, Osvaldo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato a Perugia il 3 ag. 1855, a 24 anni si recò a Roma, dove insegnò disegno all'Istituto "Leonardo da Vinci" e successivamente, dal 1907 al 1923, disegno [...] concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, e ancora nell'opera più significativa dell'A., la Sinagoga (1904), costruita in collaborazione con l'ingegnere Vincenzo Costa sull'area del vecchio ghetto romano. L'edificio ispirato vagamente ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] e giuridici del Medioevo persiano (Ayātkār-i Zarērān, epica e romanzo nel Medioevo persiano, le iscrizioni pahlaviche della Sinagoga di Dura, il capitolo dell'anticresi nel Mātīkān i hazār Dātistān). Come teorico del linguaggio, dopo avere aderito ...
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Architetto di origine spagnola (Madrid 1910 - Durham, North Carolina, 1997). Decisiva per la sua formazione è stata l'esperienza di E. Torroja, con il quale ha lavorato nel Frontón Recoletos di Madrid, [...] (1968) a Città di Messico, e numerose altre chiese, fabbriche, padiglioni sempre nella capitale e nel territorio del Messico; fabbrica Texas Instruments a Dallas (1957); sinagoga a Guatemala (1959-60); prog. per lo stadio Bernabeu a Madrid (1975). ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] jazz) di Alan Crosland, il film che inaugurò l'era del sonoro, e che, nella figura del figlio di un cantore di sinagoga che scopre il fascino del ragtime, evoca l'autentica vita non solo del protagonista Al Jolson ma anche di B. stesso. Diverse sue ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...