LEBBRA (XX, p. 707)
Gabriele AMALFITANO
Per le conoscenze sull'agente causale non vi è nulla di nuovo ad eccezione di qualche affermazione positiva (Souza-Araujo) sulla sua coltivabilità. Fattori epidemiologici [...] vicinanza e familiarità, sebbene vadano affermandosi e rafforzandosi le ipotesi sull'esistenza di probabili vettori (flebotomi, simulidi, triatomi, ecc.); questi, dopo essere stati tenuti a contatto dei lebbrosi con manifestazioni lepromatose, oppure ...
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PARASSITOLOGIA
Adriano Mantovani
(XXVI, p. 308; App. II, II, p. 505)
Malattie parassitarie. - Con il termine ''malattie parassitarie'' si indicano quelle forme morbose che sono sostenute da agenti patogeni [...] da ceratopogonidi, cimici, varie specie di flebotomi o pappataci (possono trasmettere le leishmaniosi e altre malattie), mosche, simulidi, tafani, zanzare (secondo la specie, possono trasmettere la malaria, la febbre gialla e altre malattie). Causate ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] e si stimano circa 20 milioni di casi, con una mortalità inferiore all'1%. In Italia sono presenti diverse specie di Simulidi, che qui però non trasmettono filarie all'uomo, mentre possono essere pericolose per gli animali da allevamento (bovini, per ...
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simulidi
simùlidi s. m. pl. [lat. scient. Simuliidae, dal nome del genere Simulium, der. del lat. class. simulare «simulare»]. – In zoologia, famiglia di ditteri nematoceri di piccole dimensioni, con antenne di 10-11 articoli, zampe corte...
nematoceri
nematòceri s. m. pl. [lat. scient. Nematocera, comp. di nemato- e di -cera nel sign. di «antenne» (v. -cero)]. – Sottordine di insetti ditteri caratterizzati da antenne lunghe, a molti articoli, larve con capo bene sviluppato, e...