p
p 〈pi〉 [Forma min. della 16a lettera dell'alfab. it. moderno] [LSF] Oltre ai signif. ricordati più avanti, la lettera p è usata per qualificare varie nozioni (p-forma, p-simplesso, p-tensore, ecc.) [...] per le quali si rinvia al termine corrispondente. ◆ [ALG] [ANM] Simb. di poli-, come, per es., p-adico per poliadico. ◆ [CHF] Premesso al nome di un composto organico, significa che questo è un composto ...
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Matematico statunitense (Portland, Oregon, 1914 - Stanford, California, 2005), prof. di ricerca operativa all'Università di Berkeley (1960) e alla Stanford University (1966). Esperto di progettazione e [...] programmazione, a lui si deve la definizione del metodo del simplesso nella programmazione lineare e nell'ottimizzazione.Tra le opere: Linear programming and extensions (1963); Linear programming: introduction (1997). ...
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variabile artificiale
variabile artificiale variabile utilizzata nei problemi di → programmazione lineare quando un vincolo è espresso da una disuguaglianza di maggioranza quale
e lo si trasforma in [...] introducendo una → variabile di scarto si
Esplicitando la variabile di scarto, si avrebbe
Utilizzando il metodo del → simplesso, nella ricerca di una prima soluzione ammissibile di base, generalmente si pongono uguali a zero le → variabili d ...
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faccia
faccia nell’ordinaria geometria tridimensionale il termine, riferito a un poliedro, denota ciascuna delle superfici piane poligonali che delimitano il solido. Per esempio, un cubo ha per facce [...] angoloide. In topologia il concetto viene esteso in connessione con la nozione di → simplesso. Una faccia di un simplesso n-dimensionale, di vertici x1, x2, ..., xn, è un simplesso k-dimensionale (k < n) con k +1 vertici scelti arbitrariamente tra ...
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bordo
bórdo [Der. del germ. bord "fianco di barca"] [FSD] B. di grano: difetti planari che separano regioni cristalline ordinate: v. cristalli ionici: II 9 b. ◆ [ALG] B. di una varietà differenziale: [...] v. trasversalità: VI 339 e. ◆ [ALG] B. di un p-simplesso singolare: v. forme differenziali: II 687 b. ◆ [LSF] Effetti di b.: le modificazioni subite da enti, grandezze, ecc., in prossimità delle estremità di un corpo, rispetto al valore che si ...
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TOPOLOGIA (v. topologia astratta, App. II, 11, p. 1004)
Mario BALDASSARRI
Introduzione. - Un insieme X si dice uno spazio topologico (v. anche spazio in questa App.) se in esso è fissata una famiglia [...] xεK; III)
Sia allora P(K) l'insieme delle f di questo tipo ed introduciamo in P(K) la seguente topologia. Intanto se S è un simplesso di K sia P(S) l'insieme delle fεP(K) con ∣ f ∣ ⊂ S: è facile vedere che P(s) si può identificare, se S ha dimensione ...
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complesso simpliciale
complesso simpliciale nozione fondamentale in topologia combinatoria che generalizza il concetto di superficie triangolata (quale per esempio la superficie di un poliedro). Talvolta [...] euclidei di K è una faccia di entrambi.
Una faccia di dimensione k di un complesso simpliciale K è un qualsiasi simplesso di dimensione k appartenente a K. I vertici del complesso simpliciale K sono i punti che costituiscono le facce di K di ...
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spigolo
spigolo ognuno dei lati dei poligoni che costituiscono le facce di un poliedro, oppure ciascun lato degli angoli di un angoloide, oppure ancora la retta da cui escono le due facce di un diedro. [...] Con estensione del significato elementare, il termine è usato più in generale nel caso di un → politopo e, in topologia, nel caso di un → simplesso euclideo. ...
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variabile di scarto
variabile di scarto nelle applicazioni della matematica all’economia, specie nei problemi di → programmazione lineare, locuzione che indica una variabile nominalmente aggiunta a una [...] disequazione per trasformarla in equazione. Mediante l’utilizzo di variabili di scarto, un sistema di disequazioni è trasformato in un sistema di equazioni, più facilmente manipolabile e a cui si applica il metodo del → simplesso. ...
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problema duale
problema duale nelle applicazioni della matematica all’economia, problema che si ricava da un dato problema di programmazione lineare, cambiando opportunamente le relazioni del modello [...] del problema. Si utilizza tale tecnica quando risulta utile per semplificare il calcolo e in considerazione del fatto che il valore ottimo della funzione obiettivo, quando esiste, è uguale nel problema dato e nel suo duale (→ simplesso, metodo del). ...
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simplesso
simplèsso s. m. [adattam. dell’ingl. simplex, sost. sviluppatosi dall’agg. simplex «semplice», che è dal lat. simplex -plĭcis come l’ital. semplice]. – In matematica, generalizzazione dei concetti di segmento, triangolo, tetraedro:...
simpliciale
agg. [dall’ingl. simplicial, der. di simplex: v. simplesso]. – In matematica, relativo a un simplesso (v.), ovvero costituito da simplessi. Complesso s., complesso (v. complesso2, nel sign. 3 d) costituito da simplessi, cioè insieme...