Nome di varî artisti antichi: 1. Scultore (inizî del sec. 5º a. C.), figlio di Aristodico, nominato da Simonide per una statua di Artemide. 2. Pittore, forse della scuola sicionia, della fine del 4º sec. [...] a. C. 3. Scultore greco dell'Italia meridionale, forse di Taranto, amico di Lucullo, attivo a Roma, autore della statua di Venere Genitrice nel Foro di Cesare, del gruppo del centauro che rapisce una Nereide ...
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ARKESILAOS (᾿Αρχσι0λαος, Arcesilāus, Arcesilas)
M. T. Amorelli
1°. - Figlio di Aristodikos, vissuto sul principio del sec. V a. C., scultore ricordato da Simonide (Fr., 157) come autore di una statua [...] d'Artemide pagatagli 200 dracme pane.
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, 1896, s. v., c. 1168, n. 20 ...
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KIMON (Κίμων, Cimon)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore nativo di Kleonai presso Corinto. Fu attivo negli ultimi decennî dei VI sec. a. C., come documenta l'epigramma di Simonide (Anth. Pal., ix, 758), [...] il quale dovette conoscerlo alla corte di Ippia ed Ipparco. Le peculiarità di K. ricordate dalle fonti sono fondamentalmente due: la prima era che si faceva pagare ben più dei suoi predecessori (Aelian., ...
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XENOCLE (Ξενοκλῆς)
Lucia Morpurgo
Architetto greco del demo attico di Colargo. La sua attività si svolse al tempo di Pericle. Lavorò alla costruzione del Telesterio di Eleusi, cui attesero anche altri [...] di Eleusi relativa alla costruzione ricorda il solo Corebo. Lo stesso architetto è probabilmente ricordato in un epigramma attribuito a Simonide o ad Antagora di Rodi per la costruzione di un ponte su un fiume per cui passava una processione sacra ...
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MNEMOSYNE (Μνημοσύνη)
L. Guerrini
Personificazione della memoria, e del ricordare in genere, madre delle Muse secondo Esiodo, M. è una divinità antichissima, venerata talvolta sola, più spesso insieme [...] (Theog., 915) la definisce καλλίκομος; Pindaro la chiama λιπαράμπυξ (Nemea, 7, 15) e χρυσόπεπλος (Isthm., 6, 75); così anche Simonide (fr., 45). È detta anche εὔπεπλος e βαϑιπλόκαμος (Orphic. fr., 114 Kern). Le raffigurazioni di M. non sono numerose ...
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DANAE (Δανάη)
G. Cressedi*
Figlia di Acrisio, re di Argo, e di Euridice (v.). Il padre sa dall'oracolo che il figlio di D. lo avrebbe ucciso e fa costruire una stanza di bronzo dove chiude D. con la [...] leggenda è tramandata da Eschilo, nel dramma satiresco Diktyoulkòi, da Pindaro (Pyth., xii, v. 9 ss.), da un thrènos di Simonide e da Apollonio Rodio (iv, 1091, 1515). Un' altra leggenda vorrebbe che D. fosse approdata nel Lazio e che, sposato quel ...
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PINAKES (πίναξ, πινάκιον; tabula, tabella)
P. Moreno
La parola pìnax significa originariamente qualunque elemento piano (Od., xii, 67), ma in particolare una tavoletta per scriverci (Il., vi, 169; Aysch., [...] metà del VI sec. a. C. nei preziosi esemplari di Pitsà (v.). P. nel senso di quadro è documentato infatti già in Simonide (178) e Anassandro (33, 2); se più tardi si sente talvolta l'esigenza di una specificazione: πίνακεσ, οἱ γραϕώμενοι (Theophr., h ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] , trovano menzione letteraria: E. figlio di Afrodite e Urano (Saffo, Schol. Apoll., 3, 26 b); di Afrodite e Ares (Simonide); di Ilizia, di Hermes e Artemide, ecc. (v. Kerényi, Hermes als Seelenführer, 70). Dalla cerchia orfica deriva l'E. cosmogonico ...
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EPEIOS (᾿Επειός, Epeus, Epeos, Epius)
G. Cressedi*
Figlio di Panopeo, leggendario costruttore del cavallo di Troia (Od., viii, 493; xi, 523; Il., xxiii, 665 ss.); come tale, accanto al cavallo e fra [...] Invece Apollodoro (Bibl. epit., 5, 14) e Igino (Fab., 97) lo ritengono architetto. Da un epigramma contemporaneo ai carmi di Simonide (che pure lo ricorda) e al rilievo di Samotracia più sotto menzionato si apprende che E. era venerato nell'isola di ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] suoi appellativi sono: γλυκύδωρος (dispensatrice di dolcezze), πολυώνυμος (dai molti nomi) in Bacchilide; εὔδοξος (famosa) in Simonide; μεγαλώνυμος (gloriosa) in Sofocle (Antigone, 148). Inoltre: καλλίσϕυρος (dai bei malleoli) in Esiodo (Theog., 384 ...
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iporchema
iporchèma (alla greca ipòrchema) s. m. [dal gr. ὑπόρχημα] (pl. -i). – Nella letteratura greca antica, forma della poesia melica consistente in un canto corale in metri cretici, accompagnato dalla musica della cetra e del flauto e...
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...