SAGRESTANI, Giovanni Camillo
Maria Cecilia Fabbri
– Nacque il 15 dicembre 1660 a Firenze, nel popolo di S. Lorenzo, da Domenico di Antonio e da Caterina di Andrea Gotti.
La registrazione di battesimo [...] recato a Roma prima del 1680 per aggiornarsi sulla più avanzata pittura locale e sulle opere lasciatevi da SimonVouet, al quale rimase sempre «molto divoto» (Gabburri, ante 1741).
L’attestata permanenza di Sagrestani a Bologna, nella «fioritissima ...
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NOVELLI, Pietro
Barbara Mancuso
NOVELLI, Pietro. – Nacque a Monreale il 2 marzo 1603 dal pittore Pietro Antonio e da Angela Balsano.
Difficile valutare il ruolo che Pietro Antonio Novelli (n. Monreale [...] tal senso sulle volte romane.
Una riflessione sulle esperienze dei pittori attivi a Roma, con rimandi a Guercino e SimonVouet, insieme a sperimentazioni sullo scorcio, si rintraccia nel S. Sebastiano curato da s. Irene, proveniente dalle raccolte di ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] della Circoncisione si intravede cioè una approfondita meditazione sugli esiti del caravaggismo "riformato", da Battistello Caracciolo a SimonVouet (Causa, 1972, pp. 934 s.). Probabilmente tale meditazione era iniziata fin dall'arrivo dell'artista a ...
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GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] , mentre le suggestioni caravaggesche, evidenti soprattutto nelle Stimmate, sono filtrate da pittori come Orazio Borgianni e SimonVouet.
In parallelo cronologico con le Stimmate di s. Francesco può essere collocata la tela con S. Giovanni ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] in via del Corso. Durante questo soggiorno capitolino la pittrice guardò con rinnovato interesse all'arte di SimonVouet e dimostrò un'apertura sempre maggiore verso il sapiente classicismo dei maestri bolognesi, Annibale Carracci, Guido Reni ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] si apprestava ad aprire le porte ai seguaci del Caravaggio, preparando il terreno per la nomina a principe di SimonVouet (ottobre 1624).
Nella seconda metà del decennio si addensano commissioni importanti enumerate da Mancini - sempre attento agli ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] olandesi Gerrit Van Honthorst e Dirck Van Baburen, dei francesi SimonVouet e Jean Valentin, ma anche del Guercino (Giovan Francesco Barbieri e luministiche di Manfredi, Van Baburen e Vouet, guidata dalla ricerca della massima concentrazione narrativa ...
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PIANCA, Giuseppe Antonio
Filippo Maria Ferro
PIANCA, Giuseppe Antonio. – Nacque il 21 gennaio 1703 ad Agnona, in Valsesia, da Giovanni Giacomo e da Giacomina Lirella; gli venne imposto il nome di un [...] nascita di Mosè e Allegorie delle Virtù lo scalone di palazzo Visconti guardando a modelli di Nicolas Poussin e di SimonVouet (incisi da Michel Dorigny); sempre per la stessa famiglia lavorò in seguito ad altri affreschi nella villa-castello di ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] dell'Accademia di S. Luca, ordinata dal cardinale Pietro Ottoboni (Pascoli, p. 231), che si basa sul modello di SimonVouet.
Pur non disdegnando il ricorso al chiaroscuro furiniano, qui il L. mostra di aver assimilato tutta la lezione del colore e ...
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PROCACCINI , Giulio Cesare
Anna Manzitti
PROCACCINI (Procaccino), Giulio Cesare. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1574, da Ercole e dalla sua terza moglie Cecilia Cerva, fu battezzato nella cappella [...] di Torino (Rosci, 1993, pp. 136 s.).
Nel novembre del 1621 Procaccini era nuovamente a Milano, come prova la lettera che SimonVouet scrisse al Doria raccontando la sua visita all’atelier dell’artista (Farina, 2002, pp. 177 s. n. L.30), impegnato, in ...
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