Scrittore e poeta ucraino (1898-1937); i suoi versi, in russo (Stichi "Versi", 1917) e in ucraino, sono caratterizzati dalla tendenza all'astrattismo e a un intimo lirismo. Dopo aver subito l'influsso [...] dei simbolisti, passò al futurismo. In prosa ha scritto il romanzo Grobovišče ("Il cimitero", 1928) e alcuni racconti per ragazzi. ...
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Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] e dei simbolisti francesi e anche dei preraffaelliti inglesi. In Germania, dove visse per lo più a Berlino, Monaco e Heidelberg, fondò e tenne insieme il cosiddetto "George-Kreis", cui si legarono personalità di primo piano. Recuperando e volendo ...
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Poeta serbo (Belgrado 1883 - ivi 1960). Critico letterario, fu animatore della vita culturale di Belgrado tra le due guerre mondiali. Tra le sue raccolte di versi, in cui si avverte l'influsso di Baudelaire, [...] dei simbolisti francesi e di Schopenhauer, si ricordano: Posmrtne počasti ("Onoranze postume", 1908); Dani i noći ("Giorni e notti", 1912); Pesme ("Poesie", 1959). Importante la sua attività di saggista (Razgovori o književnosti "Colloqui sulla ...
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Nome d'arte dell'attrice Marguerite Monceau (Parigi 1871 - Touzac, Cahors, 1948); esordì alla Comédie-Française nel 1890 e raggiunse presto la celebrità (specie in Les femmes savantes e Phèdre). Fu amica [...] e musa dei poeti simbolisti; sposa di C. Mendès, poi di M. Schwob. Trasferitasi a Buenos Aires, dove fondò la sezione francese del Conservatorio, dopo la prima guerra mondiale tornò a Parigi, dove riprese con successo la sua carriera, lavorando anche ...
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Regista russo (n. Penza 1942). Formatosi al Teatro d'Arte di Mosca, si è rivelato al teatro Stanislavskij con la regia della prima versione di Vassa Železnova di M. Gorkij (1976), in cui evidenziava gli [...] elementi simbolisti del testo, e soprattutto con La figlia adulta del giovane (1978) dell'autore contemporaneo V. Slavkin, che descriveva coraggiosamente la realtà sovietica. Di Slavkin ha messo poi in scena anche Cerceau (1985), dopo lo scioglimento ...
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Poeta e critico francese (Parigi 1864 - ivi 1936). Funzionario statale, dal 1900 commissario di polizia, fu tra i fondatori del Mercure de France e di Le sagittaire (1900). Esordì sotto l'influenza di [...] Verlaine e dei simbolisti (Le signe, 1887; Chairs profanes, 1888); in seguito, con l'adesione all'"école romane" di J. Moréas, si volse a un'ispirazione neoclassica (Le bocage, 1895; La couronne des jours, 1905). Tra le sue opere di critica si ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Stéphane Georges de Bouhélier-Lepelletier (Rueil-Malmaison 1876 - Montreux 1947). Ammiratore di Hugo e di Zola, fu tra i principali animatori del naturismo, movimento [...] impregnato di panteismo sorto in opposizione al misticismo dei simbolisti. Fondatore della Revue naturiste (1897), scrisse saggi teorici (Élements d'une Renaissance française, 1899), raccolte poetiche (Eglé ou le concerts champêtres, 1897; La romance ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1880 - ivi 1921). Trascorse l'infanzia e l'adolescenza con la madre e la famiglia materna; a Mosca ebbe rapporti di amicizia con Sergej Solov´ëv, nipote di Vladimir, e con i due [...] della sua poesia, eminentemente lirica, è una profonda e talvolta esasperante sincerità che lo porta da un iniziale simbolismo mistico a un allucinante realismo, la cui intonazione cosmica non è priva, a sua volta, di significati allegorici ...
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Scrittore lettone (n. 1877 - m. 1940 o 1945 in prigionia sovietica). Studiò belle arti a Pietroburgo e filologia classica a Tartu; dopo l'indipendenza della Lettonia si trasferì da Mosca a Riga, dove lavorò [...] come insegnante. Sotto l'influenza dei simbolisti russi, divenne il caposcuola del decadentismo lettone con i racconti di Elēgijas ("Elegie", 1907) e Vertības parvertejot ("Trasmutazione dei valori", 1911); in seguito divenne il rappresentante del ...
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Poeta, scrittore e uomo politico ecuadoriano (Quito 1903 - ivi 1978). Ha rappresentato il suo paese a Londra, Caracas, Parigi e Tokyo ed è anche stato ministro degli Esteri (1966-67). Nei suoi versi è [...] sensibile l'influsso dei romantici e dei simbolisti francesi: Estanque inefable (1922), La guirnalda del silenncio (1926), Boletines de mar y tierra (1930), Cartas de un emigrado (1933), Biografía para el uso de los pájaros (1937), Microgramas (1940 ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...