Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi [...] umana, poetica e religiosa, registra e confessa già un'irreversibile sconfitta, che non lascia spazio a ulteriori tentativi. I simbolisti s'interessarono molto all'opera di R., per merito soprattutto di Verlaine, che incluse tra i suoi Poètes maudits ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] Museo Nazionale d’I., il paesaggista T.B. Thorláksson svolge un ruolo importante con Listvinafélag (Amici della Società Artistica); accenti simbolisti segnano i dipinti di J. Kjrval e le sculture di E. Jónsson. Il pittore F. Jónsson e lo scultore A ...
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PROUST, Marcel
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato a Parigi il 10 luglio 1871, ivi morto il 18 novembre 1922. Dai nove anni l'asma lo obbligò ad una vita chiusa, che affinò maggiormente la sua [...] sua vittoria sulla vita mondana per l'arte, rivelando una coscienza estetica ove il pensiero di Bergson e i simbolisti, Ruskin, Baudelaire, sono ripresi e superati.
La realtà esteriore, coperta dalla pratica, dalla società, dall'abitudine, è appresa ...
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STILE (dal lat. stilus; fr. style; sp. estilo; ted. Stil; ingl. style)
Vittorio Santoli
Da denominazione di un oggetto usato particolarmente come strumento per scrivere, stilus divenne presto sinonimo [...] lo stile poetico alla "prosa"; dall'altra aprì la via al sensualismo e al fasto verbale, giungendo, con i simbolisti, fino ad attribuire alla parola un valore evocativo, non espressivo.
Resta tuttavia vero che gli scrittori, gli artisti moderni ...
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SULLY-PRUDHOMME, René-François-Armand Prudhomme, detto
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Parigi il 16 maggio 1839, morto a Châtenay il 7 settembre 1907. Fu, sul declinare dell'Ottocento, uno dei [...] 'abbandono del pubblico, che doveva necessariamente uggirsi leggendo quei suoi macchinosi poemi, e dall'allegro dispregio dei simbolisti, intesi a restaurare, contro il Parnasse filosofico e calligrafico, i puri valori lirici. Nei suoi ultimi anni ...
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PENNA, Alessandro
Roberto Deidier
PENNA, Alessandro (Sandro). – Primogenito di Armando, commerciante, e di Angela Antonione Satta originaria di Cori, nel Lazio, nacque a Perugia il 12 giugno 1906.
Il [...] base di un lungo sodalizio. Vitali fece conoscere a Penna la più recente letteratura francese, primi fra tutti Marcel Proust e i simbolisti. Gli anni tra il 1925 e il 1928 furono per Penna densi di letture di spessore europeo; dividendosi tra Perugia ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] un personale linguaggio figurativo ove coniugò la tradizione della pittura macchiaiola, in particolare del venerato Fattori, con echi simbolisti assunti da Böcklin e dal coetaneo Costetti, fino alle tendenze di In arte libertas di De Carolis. Forte ...
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ŽUKOVSKIJ, Vasilij Andreevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato nel villaggio di Mišensk (governatorato di Tula) il 29 gennaio (v. s.) 1783, morto a Baden-Baden il 7 aprile (v. s.) 1852. Figlio di un [...] e varietà ritmica dei suoi versi, presi a modello, sotto questo riguardo, anche dai poeti delle epoche successive, fino ai simbolisti.
Ediz.: La migliore ediz. delle opere di Z. è quella curata da A. Archangelskij nel 1902. In ital.: Poesie e ...
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U.R.S.S
Mesrobio Gianascian
Cesare G. De Michelis
Cesare G. De Michelis
Lo studio di D. ha avuto particolare sviluppo, tra le varie tradizioni culturali dell'U.R.S.S., in Armenia, Georgia, Russia [...] russi per D. (come già i romantici, anch'essi lo enumerano tra i propri ‛ predecessori ') c'è sicuramente la foresta di simboli e allegorie, che venne rilevata da V. Brjusov (v.) nelle note alla sua versione del I canto dell'Inferno, in cui la ...
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GATTO, Alfonso
Angiolo Bandinelli
Nacque a Salerno il 27 luglio 1909, da Giuseppe e Erminia Albirosa. La sua era una famiglia di marinai e piccoli armatori, di origine calabrese. Frequentate le scuole [...] naturale", di cui la loro lirica voleva nutrirsi. La sua prima elaborazione era fatta risalire, storicamente, ai grandi parnassiani e simbolisti francesi, da P. Verlaine a S. Mallarmé e a P. Valéry, ma se ne rintracciavano anche in Italia validi ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...