Pittore (Ring, Sjaelland, 1854 - Roskilde 1933). Studiò all'accademia di Copenaghen e presso P. S. Kröyer; viaggiò a Parigi e in Italia; lavorò in prevalenza nell'isola nativa, di cui amò ritrarre, talvolta [...] con intonazioni simboliste, gli aspetti naturali e gli abitanti. Opere a Copenaghen (Statens Museum for Kunst), Oslo (Nasjonalgalleriet), Randers (Kunstmuseum), ecc. ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] "Gli alberi del miele", post., 1975), partì da posizioni simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1888 - Predeal 1916). Morì giovane nella prima guerra mondiale, sul fronte dei Carpazî meridionali. Aveva pubblicato tre volumi di poesie: Versuri (1906), Departe ("Lontano", [...] 1914) e Viaţă ("La vita", 1916), filosofiche di contenuto, simboliste nella forma. Un suo fosco dramma in un atto, Săptămană luminata ("La settimana di Pasqua"), fu pubblicato e rappresentato postumo (1921). ...
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Serpetti, Alessio. – Artista italiano (n. Roma 1975). La sua cifra stilistica si presenta matura già dagli esordi in ambito grafico-pittorico, in opere (cicli Vedute di scena, 1999-2010, e L’arte del sogno, [...] ) concentrate sull’immagine femminile e cariche di richiami al Seicento, ai visionari preromantici e alle poetiche simboliste e surrealiste. Abile sperimentatore delle tecniche incisorie (raccolta dei Notturni arcani, 2016-21), presente alle Biennali ...
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Pittore italiano (Bologna 1852 - ivi, secondo altre fonti Venezia, 1924). Attese dapprima alla musica e solo più tardi alla pittura. Studiò all'accademia di Bologna; fu a Parigi e a Roma (fino al 1892), [...] seguaci di Nino Costa, si affermò alla prima mostra della società In arte libertas. Sensibile alle poetiche simboliste e secessioniste (illustrazioni alla Isaotta Guttadauro di G. D'Annunzio), raggiunse risultati particolarmente felici nelle vedute ...
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Pittore, incisore e scultore tedesco (Lipsia 1857 - Grossjena 1920). Significativo interprete della cultura figurativa tedesca, aderì alle secessioni di Berlino (1901) e di Vienna (1902). Viaggiatore instancabile, [...] artistica una intensa attività teorica (Malerei und Zeichnung, 1881). Tra le opere più note, cariche di suggestioni simboliste e surreali ricordiamo: le decorazioni per villa Albers a Steglitz (1881-84); i numerosi cicli di incisioni (Amore ...
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Pittore (Tettenweis, Bassa Baviera, 1863 - Monaco di Baviera 1928). Si formò a Monaco frequentando la Scuola di arti decorative, il Politecnico (1882-84) e infine l'Accademia (1885-89, dove insegnò dal [...] della secessione di Monaco. Sensibile all'influenza di A. Böcklin e di H. Thoma trattò, con intonazioni simboliste, ritratti, nudi monumentali di forte carica erotica e composizioni allegoriche spesso ispirate alla mitologia classica (Il peccato ...
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Poeta e critico nederlandese (Amsterdam 1865 - Noordwijk aan Zee, Olanda Merid., 1937). Amico di W. Kloos, redattore (1885-90) della rivista De nieuwe gids ("La nuova guida"), direttore (1894-1905) con [...] ("La rivista trimestrale"), fondò e diresse (1905-19) De Beweging ("Il movimento"), che ospitò le nuove tendenze post-simboliste; insegnò poi (1925-35) all'univ. di Leida. Poeta aristocratico e contemplativo (Cor cordium, 1886; Aarde "Terra", 1896 ...
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Pseudonimo dello scrittore estone Friedebert Mihkelson (Ahja, Tartu, 1886 - Tallinn 1971), appartenente al gruppo Giovane Estonia. Da un iniziale realismo T. passò a un simbolismo tendente al fantastico, [...] e naturalismo. Di toni estetizzanti si tinge il romanzo-diario Felix Ormusson (1915), mentre simboliste sono le novelle raccolte in Saatus ("Sorte", 1917). Ultima opera è il romanzo autobiografico Väike Illimar ("Il piccolo Illimar", 1937); dopo ...
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Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità [...] futurista (collaborò ai Quaderni di poesia diretti da F.T. Marinetti) e facendo tesoro delle esperienze simboliste e tardo-simboliste in chiave impressionistica e crepuscolare. Un'ampia antologia delle sue Poesie (1903-59) ha curato G. Ravegnani ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...