Poeta danese (Copenaghen 1874 - Lyngby 1949). Da iniziali esperienze simboliste dipende tutta la sua poesia fiorita tra le due guerre mondiali (Bølger i blaest "Onde al vento", 1926; Danmarks rige "Il [...] regno della Danimarca", 1941; Somrens fylde "Pienezza d'estate", 1944), che però si evolve sempre più verso modulazioni tradizionali di linguaggio e di metrica nell'ambito di un realismo alquanto convenzionale ...
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Poeta ucraino (Miljatin, Volinia, 1899 - Buffalo 1970). Emigrò a Praga (1922), quindi in Germania (1944) e negli USA (1949). La sua poesia, partita da influenze simboliste, unisce all'amore per la natura [...] reminiscenze letterarie e motivi biblici che le danno una personale connotazione mistico-filosofica (Poeziji, zbirka I "Poesie, prima raccolta", 1927; Stephanos, 1939) ...
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TYČINA, Pavlo
Poeta ucraino, nato nel 1891. La sua raccolta di versi Sonjašni klarneti (1918) gli procurò già una notevole fama: echi di correnti simboliste europee si intrecciano - in questa come in [...] talune raccolte successive - a felici rielaborazioni del canto popolare ucraino, sentito non secondo una vecchia tradizione folklorista, ma da uno spirito moderno. La rinascita nazionale dell'Ucraina, ...
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Scrittore lituano (Pilotiskiai, Marijampole, 1894 - Kačerginé, Kaunas, 1967), noto anche sotto lo pseudonimo di Putinas. Poeta, drammaturgo e critico letterario, risentì di influenze classiche e simboliste. [...] Tra le sue raccolte poetiche si ricordano Tarp dvieju̧ aušru̧ ("Fra due aurore", 1927), Keliai ir kryžkeliai ("Vie e crocivia", 1936), Būties valanda ("L'ora dell'essere", 1963), Langas ("Finestra", 1966), ...
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Poetessa uruguaiana (Melo 1895 - Montevideo 1979), nota anche con l'appellativo di Juana de América. La sua poesia, soprattutto amorosa e semplice nella struttura, si arricchisce di metafore simboliste: [...] Las lenguas de diamante (1918), Raíz salvaje (1922), La rosa de los vientos (1930), Pérdida (1950), Romances del destino (1955), El dulce milagro (1964). Notevoli anche le opere in prosa: El cántaro fresco ...
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Scrittore russo (Mosca 1877 - Parigi 1957). Tra le figure più caratteristiche della letteratura russa della prima metà del sec. 20°, seppe fondere nella sua opera la tradizione realistica con le correnti [...] a scrivere; nel 1905, tornato dall'esilio, si stabilì a Pietroburgo, dove fu in contatto con gli ambienti simbolisti. Emigrato successivamente a Berlino (1921), dal 1923 visse a Parigi.
Opere. Autore di grande eclettismo e di notevole ampiezza ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] "Gli alberi del miele", post., 1975), partì da posizioni simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1888 - Predeal 1916). Morì giovane nella prima guerra mondiale, sul fronte dei Carpazî meridionali. Aveva pubblicato tre volumi di poesie: Versuri (1906), Departe ("Lontano", [...] 1914) e Viaţă ("La vita", 1916), filosofiche di contenuto, simboliste nella forma. Un suo fosco dramma in un atto, Săptămană luminata ("La settimana di Pasqua"), fu pubblicato e rappresentato postumo (1921). ...
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Poeta e critico nederlandese (Amsterdam 1865 - Noordwijk aan Zee, Olanda Merid., 1937). Amico di W. Kloos, redattore (1885-90) della rivista De nieuwe gids ("La nuova guida"), direttore (1894-1905) con [...] ("La rivista trimestrale"), fondò e diresse (1905-19) De Beweging ("Il movimento"), che ospitò le nuove tendenze post-simboliste; insegnò poi (1925-35) all'univ. di Leida. Poeta aristocratico e contemplativo (Cor cordium, 1886; Aarde "Terra", 1896 ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] Racine e alla tradizione. I primi versi del V. sono i versi d'un buon discepolo di Mallarmé. Della retorica simbolista sono rimaste al V. alcune preziosità di linguaggio e la predilezione per certa mitologia poetica: Semiramide, Narciso, la Pizia, il ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...