Pittore (Napoli 1861 - ivi 1906); allievo del padre Luigi (1812-1881), e poi di D. Morelli, dipinse di preferenza ritratti e quadri storici che trattò con gusto realista (S. Pier Damiani, 1888, Roma, Galleria [...] d'arte moderna; Ritratto di giovane paggio, 1890, Trieste, Museo civico Revoltella). Abile decoratore (affreschi nel salone della Borsa di Napoli, nel castello Miramare a Trieste, ecc.) si volse, nelle opere più tarde, a intonazioni simboliste. ...
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Pseudonimo dello scultore Auguste de Niederhäusern (Vevey 1863 - Monaco di Baviera 1913). Studiò a Ginevra e poi a Parigi, dove fu aiuto di Rodin per varî anni. Importanti furono i contatti che ebbe con [...] nei giardini del Lussemburgo, a Parigi, 1911) e F. Hodler. Oltre ai ritratti, notevoli sono i suoi altorilievi dalle tematiche simboliste, conservati in gran parte nei musei di Berna (La valanga, 1890-91; Gli iniziati, 1893; L'estate, 1908-09) e ...
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Scrittore francese (Chaville, Hauts-de-Seine, 1867 - Parigi 1905). Ricco di interessi letterarî e filologici, pubblicò Étude sur l'argot (1889), incentrata sull'analisi dell'opera di F. Villon (cui dedicò [...] Coeur double, 1891; Le roi au masque d'or, 1893; La croisade des enfants, 1893; Le livre de Monelle, 1894; Vies imaginaires, 1896), nelle quali si combinano influenze simboliste e naturaliste. Raccolse il meglio dei suoi articoli in Spicilège (1896). ...
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Pseudonimo del poeta Ioànnis Papadiamandòpulos (Atene 1856 - Parigi 1910), greco di nascita ma di lingua e di educazione francese. Con i primi versi (Les Syrtes, 1884; Les cantilènes, 1886) si impose come [...] Stances (6 voll., 1899-1901; vol. 7º, post., 1920), suo capolavoro, si allontanò sempre più dalle forme decadenti e simboliste per avvicinarsi ai principî dei classici greci e francesi. Fondò l'École Romane che richiamò numerosi poeti, tra i quali ...
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Scrittore croato (Ragusa 1857 - Belgrado 1929); sostenitore del nazionalismo iugoslavo, fu arrestato nel 1914. Esordì come narratore (il romanzo naturalistico Geranium, 1880; la raccolta di novelle Perom [...] "La morte della madre degli Jugović", 1907; Lazarevo vaskresenie "La resurrezione di Lazzaro", 1913), e accolse suggestioni simboliste (Gospodja sa suncokretom "La signora col girasole", 1912; Imperatrix, 1918). Da ricordare Prolog nenapisane drame ...
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Pittore (Ferrara 1852 - Lavagna 1920); allievo a Firenze (1876-77) di A. Cassioli e a Milano (1877-80) di G. Bertini, si affermò con Gli ostaggi di Crema (1879, Firenze, Galleria d'arte moderna), in cui [...] , si accostò al divisionismo. Sensibile all'influenza di V. Grubicy e delle contemporanee correnti simboliste europee, P. tese alla trasfigurazione simbolica degli elementi visivi, elaborando uno stile personale dalle chiare gamme cromatiche e dalle ...
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Regista e attore (Silbodal, Varmland, 1879 - Stoccolma 1960). Dopo un'infanzia e un'adolescenza travagliate, e una ricca esperienza teatrale come attore, regista e direttore, nel 1912 divenne regista cinematografico [...] in conflitto con la natura e con la società ostile, nel quale si fondevano suggestioni romantiche, naturaliste e simboliste, che trovarono matura espressione nei film realizzati durante la sua permanenza negli USA (The scarlet letter, 1926, dal ...
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Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] litografia con H. de Fantin-Latour. Entrò quindi in contatto con G. Moreau attraverso il quale si avvicinò alle tematiche simboliste. Fin verso il 1890 si dedicò quasi esclusivamente al disegno, specie a carboncino, e alla litografia. Gli studi di ...
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Critico e narratore statunitense (Red Bank, New Jersey, 1895 - Talcottville, New York, 1972). Sensibile ai fattori storici e sociali che contribuiscono a formare la creazione letteraria, W. si affermò [...] da Axel's castle (1931; trad. it. 1965), uno studio rimasto poi famoso per aver originalmente esposto le radici simboliste dei maggiori interpreti del modernismo, cui seguirono, tra gli altri, The boys in the backroom: notes on California novelists ...
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GIRELLI, Egidio
Laura Lorenzoni
Nacque a Sommacampagna, nel Veronese, il 4 genn. 1878 da Giuseppe e Amalia Caprara; all'età di soli due anni, già orfano dei genitori, si trasferì in città forse ospite [...] medaglia d'argento. La frequentazione dell'ambiente artistico lombardo contribuì senz'altro ad avvicinare il G. alle tematiche simboliste che permeavano l'opera di alcuni maestri, come Leonardo Bistolfi, e al linguaggio di alcuni protagonisti della ...
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simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...