Pittore, scultore, grafico (Bucarest 1910 - ivi 1984). Formatosi all'accademia di belle arti di Bucarest e all'accademia di Romania di Roma, dal 1940 ha insegnato all'istituto d'arte di Bucarest. Passato [...] dalla scultura, caratterizzata da un denso pittoricismo e simbolismo, alla pittura, M. si è dedicato in particolare al paesaggio, cogliendo nei dati reali forme pure ed essenziali; le sue composizioni sono immerse in una sorta di atmosfera " ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] raffinata ironia nell'opera letteraria, realizzò in pittura una felice commistione di simbolismo e di decadentismo, prediligendo come soggetto i giardini abbandonati (opere al Prado e al Museo d'arte moderna di Barcellona). Ha coltivato largamente e ...
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Pittore e disegnatore belga (n. Bruxelles 1890 - m. 1976). Lo studio della musica, cui si dedicò nella prima giovinezza, la vasta cultura letteraria, la conoscenza delle opere di J. Ensor e O. Kokoschka, [...] ebbero grande influsso sulla sua pittura, che appare ricca di molteplici esperienze (simbolismo, divisionismo, cubismo) ma non priva d'un accento personale, specie nei paesaggi e nei ritratti. ...
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Pittore (New York 1903 - Easthampton, New York, 1974). Studiò all'Art students league di New York e completò la sua educazione in Europa (1920-23). Nel 1935 fondò con M. Rothko a New York il gruppo "The [...] ten". Dopo i Pictographes (1941-51), che risentono molto del simbolismo dell'arte primitiva e rivelano un'originale assimilazione della poetica surrealista, G. concentrò e sempre più limitò le sue composizioni all'unico tema della tensione di due ...
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Pittore italiano (Milano 1880 - ivi 1926). Allievo di G. Mentessi a Brera, nel dopoguerra abbandonò gli effetti luminosi della tradizione verista e scapigliata per composizioni dai volumi più compatti. [...] fondatori del gruppo del Novecento, M. è il più incline a rappresentazioni realistiche, seppur velate di un certo simbolismo (Femmina-volgo, 1920, coll. privata; Le maschere, 1922, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Natura morta, Milano, Civica ...
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Pittore (Saldus 1866 - Helsinki 1916). Studiò a Riga e a Pietroburgo, viaggiò all'estero, lavorò e insegnò a Riga, adoperandosi a promuovere la nascita di una pittura nazionale lettone. La sua pittura [...] inclinò in un primo tempo verso espressioni realistiche (quadri di genere, paesaggi e ritratti), in seguito verso il simbolismo. ...
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CARLINI, Spartaco (Vittorio Umberto)
Alessandro Parronchi
Figlio di Andrea e di Zaira Cortesi, nacque a Pisa il 1ºgenn. 1884. Studiò con il pittore pisano Amedeo Lori. La sua prima attività, di illustrazioni, [...] feste pisane) e mitologica (l'Esopo). Pur appartenendo idealmente al periodo Liberty, il C.col ricercarne le sorgenti simboliste ne rifiuta l'aspetto esteriore. Alieno tuttavia dal carattere programmatico con cui si annunciano le novità del Novecento ...
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Pittore (n. Arco 1858 - m. sullo Schafberg, Engadina, 1899). Con tecnica divisionista realizzò ampie composizioni di soggetto naturalista, caratterizzate da sfuggenti tagli prospettici e da pennellate [...] con i movimenti più avanzati del momento, in particolare con G. Klimt e la secessione viennese, lo avvicinavano alle tematiche simboliste (L'angelo della vita, 1894, Milano, Galleria d'arte moderna). Dipinse le sue ultime opere, dense di riferimenti ...
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Serie di esperienze artistiche elaborate in Europa tra il 1885 e il 1905 e orientate al superamento del naturalismo impressionista e a una maggiore essenzialità formale e cromatica; introdotto nella storia [...] e nella critica d’arte da R. Fry in occasione della mostra Manet and The Post-Impressionists (1910, Londra), il termine comprende soluzioni diverse: dal neoimpressionismo al simbolismo, al divisionismo italiano ecc. ...
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Località del Belgio, presso la città di Gand, sede all’inizio del 20° sec. della scuola pittorica di L. che vide riuniti i maggiori rappresentanti del movimento realista belga. Un primo gruppo di pittori [...] , G. van de Woestijne, G. Minne), caratterizzato dalla comune ammirazione per i primitivi fiamminghi, produsse opere venate di misticismo e simbolismo; un secondo gruppo, unito fino al 1914 (C. Permeke, F. van den Berghe, L. de Smet, E. Gevaert, H ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...