Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] . 527-568.
Vineis, Edoardo (1983), A proposito di una pubblicazione recente (Fernando Dogana, Suono e senso. Fondamenti teorici ed empirici del simbolismo fonetico, Milano, Franco Angeli, 1983), «Studi e saggi linguistici» 46 (n.s. 23), pp. 163-190. ...
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Stenografo (Berlino 1798 - ivi 1867), direttore del servizio stenografico del parlamento prussiano (dal 1850); pubblicò (1841) il Theoretisch-praktisches Lehrbuch der deutschen Stenographie, sistema che [...] sfrutta un complicato simbolismo di posizione contrastante col Gabelsberger. ...
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Glottologo (Nettelrede, Hannover, 1802 - Halle 1887), prof. (dal 1833) nell'univ. di Halle, dalla produzione versatile e vastissima. Si occupò di etimologie (Etymologische Forschungen, 1833 e 1859-76), [...] , dello zingaresco (Die Zigeuner in Europa und Asia, 1845) e del neolatino (Romanische Elemente in den langobardischen Gesetzen, 1864-65). Nel campo della teoria del linguaggio il suo "simbolismo fonologico" lo mise in contrasto con i neogrammatici. ...
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Filologo e scrittore romeno (Făgăras 1873 - Bucarest 1938). È autore di una monumentale Histoire de la langue roumaine (1901, 1914, 1938) e di Dicţionarul etimologic al limbii române. Elementele latine [...] . di Literatura română moderna (1920, 1921, 1933). Con la sua rivista letteraria Viaţa Nouă ("La vita nuova", 1906-25) e coi proprî versi, raccolti in sei volumi, sotto lo pseudonimo Ervin, propugnò e difese le ragioni del simbolismo nella lirica. ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Sologub (pseudonimo di F. Teternikov) e nel suo romanzo Melkij bes («Il demone meschino», 1905), momento alto della prosa simbolista. La rivista Vesy («La bilancia», 1904-09), per alcuni anni centro di dibattito e di diffusione della nuova poesia, è ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] di concordanza, ma è al contrario una categoria semantica che manifesta entro la lingua un profondo simbolismo» (Violi 1986: 41). Questo simbolismo, che costituisce il nucleo della questione ‘genere e lingua’, spesso non viene considerato, mentre è ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] clericorum (819) o il De Arte gramatica o il Liber de computo (che contiene, tra l'altro, indicazioni sul simbolismo numerico, di ascendenza agostiniana); di autore di scritti di teologia mistica, come il De videndo Deum, di omelie e lettere ...
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LOMBARDO, Agostino
Piero Boitani
Anglista, nato a Messina il 6 marzo 1927. Laureatosi a Roma, dove è stato allievo di M. Praz, ha ricevuto (1954) l'incarico del primo insegnamento in Italia di Letteratura [...] Shakespeare, 1979, e Ritratto di Northrop Frye, 1989).
Ha esordito con un volume su La poesia inglese dall'estetismo al simbolismo (1950), che costituisce un momento importante della riflessione critica sulla lirica da O. Wilde a W.B. Yeats. Fin dall ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 19°-20° sec. e con W. Benjamin.
Nella lunga storia del s. non va dimenticato G.B. Vico, la cui scoperta del simbolismo primitivo trovò echi nello studio romantico e ottocentesco del mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] figura di Eminescu, non era pronto alla recezione di modelli poetici troppo moderni e perciò estranei ai suoi canoni. Il simbolismo si impose solo nei primi decenni del Novecento con l’opera di O. Densusianu, fondatore della rivista Viața nouă (1905 ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...