Scrittore italiano (Camerino 1892 - Roma 1953), fratello di Emilio. Fu magistrato, prima a Parma, poi (dal 1930) a Roma. Iniziò la sua attività prevalentemente come poeta (Il re pensieroso, 1922) e narratore [...] (Caino, 1928). Un crudo realismo, dalle accentuazioni morali e sociali ma corso da un sottile senso di pietà, e un simbolismo sensuale e decadente, dai toni fiabeschi, trovarono il loro felice punto di fusione nelle liriche di Canzonette - La morte ( ...
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Scrittore francese (Parigi 1873 - ivi 1960). Il suo primo libro di versi, La maison de l'enfance (1897), gli procurò una posizione letteraria che fu confermata ma non accresciuta dalle opere successive, [...] cui tentò di fondare la scuola dello "Humanisme", una specie di ritorno alla semplicità della natura, contro ogni complicazione del simbolismo. Fra le sue numerose raccolte di poesie sono da ricordare: La beauté de vivre (1899), Les clartés humaines ...
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LUZI, Mario
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato il 20 ottobre 1914 a Firenze, dove è professore di liceo.
Formatosi nel pieno dell'esperienza ermetica, le sue inclinazioni mistico-religiose lo hanno portato, [...] sulla letteratura francese (L'inferno e il limbo, ivi 1949; Studio su Mallarmé, ivi 1952; La generazione napoleonica, Parma 1956; L'idea simbolista, con antol., Milano 1960), e una traduz. di Poesie e prose di S. T. Coleridge (ivi 1950).
Bibl.: C. Bo ...
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LUKÁČ, Emil Boleslav
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta slovacco, nato a Hodruša il 1° novembre 1900. Pastore evangelico, L. fu, accanto a Ján Smrek, il principale rappresentante della generazione poetica [...] di Krasko.
Debuttò nel 1922 con la malinconica e sommessa raccolta Spoved′ ("Confessione"), ancora legata alla formule d'un attardato simbolismo, passando poi, nei versi di Dunaj a Seina ("Il Danubio e la Senna", 1925), a un confronto fra la terra ...
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Pseudonimo del poeta greco G. Seferiàdis (Σεϕεριάδης; Smirne 1900 - Atene 1971). Dopo aver studiato legge a Parigi, intraprese la carriera diplomatica (1926), che concluse nel 1962 come ambasciatore a [...] degli esordî, Στροϕή ("Strofa", ma anche "Svolta", 1931), ῾Η στέρνα ("La cisterna", 1932), si posero sulla scia del simbolismo francese e di P. Valéry, segnalandosi tuttavia per l'originalità dei procedimenti ermetico-allusivi e per la salda coerenza ...
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Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] . 19º fino alla prima guerra mondiale, cui partecipò valorosamente. Le sue poesie giovanili si collocano nel quadro dell'ultimo simbolismo: così Le Bestiaire ou Cortège d' Orphée (1911) e le poesie che, pubblicate sparsamente, furono raccolte poi nel ...
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Poeta indonesiano (Harianboho, Sumatra settentr., 1923 - Apeldoorn 2014). Combattente nella guerra di liberazione contro gli Olandesi, dopo un soggiorno in Europa s'impose con le raccolte di versi Surat [...] Dentro la poesia", 1954), Wajah tak bernama ("Visi senza nome", 1955), che accanto a suggestioni di poetiche occidentali (simbolismo, ermetismo, ecc.) rivelano l'influenza della formazione luterana (la sua etnia, i Batacchi Toba, fu cristianizzata da ...
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Scrittore statunitense (Oklahoma City 1914 - New York 1994); si occupò di scultura, musica, folclore e cultura afroamericana. Iniziò la sua opera di scrittore accanto a R. Wright collaborando alle riviste [...] articoli. Allontanatosi dal comunismo e, nella letteratura, dal realismo, pubblicò nel 1952 The invisible man che lo pone nella linea del simbolismo, dopo Faulkner. Pubblicò poi raccolte di saggi: Shadow and act (1964), Going to the territory (1986). ...
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Poeta polacco (Leopoli 1878 - Skarżysko-Kamienna 1957). Le sue poesie rivelano sin dal primo volume, Sny o potędze ("Sogni di potenza", 1901), un temperamento pensoso, sempre vigile ed esperto nella ricerca [...] vasta (pubblicò numerose versioni, fra l'altro da D'Annunzio, Michelangelo e dei Fioretti di s. Francesco). Passato dal simbolismo al gruppo di Skamander a una sorta di "classicismo della semplicità", S. fu maestro di diverse generazioni di poeti ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1929 - ivi 2001). Di formazione filosofica e di vastissimi interessi, fu direttore di periodici letterarî, curatore di collane editoriali e traduttore, soprattutto dal tedesco. [...] impegno senza rinunciare alla leggerezza del tono e alla giocosa invenzione linguistica. Più accentuato il simbolismo nelle successive Ufarlige historier ("Storie non pericolose", 1955) e Formynderfortællinger ("Racconti di tutela", 1964), mentre ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...