Poeta bulgaro (Pazardžik 1882 - Sofia 1945). Visse a lungo a Vienna, dove frequentò gli ambienti letterarî; tornato in patria nel 1921, diresse con L. Stojanov la rivista Chiperion ("Iperione", 1922-31); [...] morì in miseria. Considerato l'iniziatore del simbolismo bulgaro, nelle sue poesie rievocò il passato nazionale, dalla preistoria barbarica fino alla sua epoca (Regina mortua, 1909; Chimni i baladi "Inni e ballate", 1911; Bălgarski baladi "Ballate ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] dell'equatore con l'eclittica, il cui punto d'incontro è l'equinozio di primavera, la Croce - non si tratta con ciò di simboli, ma di un contatto, come l'eucaristia. Il ‛mediatore' è nato al punto in cui il cerchio dell'‛altro' è più lontano dal ...
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Scrittore statunitense (Salem, Massachusetts, 1804 - Plymouth, New Hampshire, 1864). Autore dallo stile misurato e rigoroso, specchio di quel riserbo puritano che nasconde drammatici conflitti e una visione [...] inferiore agli altri. Sono da ricordare anche libri di appunti sui viaggi (Note-books) e un diario in molti volumi. Nell'uso dei simboli, nella capacità di indagine, nella visione tragica della vita umana, si accosta a Melville (del quale fu amico). ...
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Scrittore belga di lingua francese (Charleroi 1897 - Liegi 1977). Dopo aver preso parte alla campagna di Russia (1915), che gli ispirò Soldats belges à l'armée russe (1919), studiò legge, quindi si consacrò [...] agli affari. Poeta influenzato dal simbolismo e da Apollinaire (Toi qui pâlis au nom de Vancouver, 1924; L'enfant prodigue, 1927; Statue de fatigue, 1934; Usine à penser des choses tristes, 1957; Le jardin fixe, 1969; Encore, 1975), scrisse anche ...
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Poeta inglese (n. Loughton, Essex, 1913 - m. 1991). Nel suo esordio, Thirty preliminary poems (1933), prese parte all'orientamento di Dylan Thomas; poi cercò di esprimere lo stato di crisi del mondo moderno, [...] ricorrendo, per influsso freudiano, a un simbolismo sessuale (Colamiterror, 1937; Lament and triumph, 1940). Anche in successive raccolte è riconoscibile l'influsso di Freud (Eros in dogma, 1944); si ricordano: News of the world (1950); The true ...
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Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] , 1889) inaugurò nel Nord quel gusto dell'esotismo ed edonismo orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede critica, propugnò un ritorno all'idealismo estetico della tradizione nazionale (nel libello Renässans ...
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Scrittrice (Vienna 1921 - ivi 2016), dal 1953 moglie del poeta Günter Eich (1907-1972) col quale ha fatto parte del cenacolo "Gruppe 47". Sotto forte influsso di F. Kafka, la sua narrativa è pervasa da [...] intensa drammaticità, con aperture costanti al simbolismo. Fra le opere, il romanzo Die grössere Hoffnung, 1948; i racconti Rede unter dem Galgen, 1952; i diciotto apologhi Zu keiner Stunde, 1957; la prosa aforismatica Schlechte Wörter, 1976. Sulla ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] raffinata ironia nell'opera letteraria, realizzò in pittura una felice commistione di simbolismo e di decadentismo, prediligendo come soggetto i giardini abbandonati (opere al Prado e al Museo d'arte moderna di Barcellona). Ha coltivato largamente e ...
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Pseudonimo dello scrittore belga d'origine fiamminga Frédéric van Ermenghem (Bruxelles 1881 - ivi 1972). Esordì con due romanzi di carattere naturalistico, En ville morte (1905) e Les Hors-le-vent (1909), [...] partagée (1929), Magazin aux poudres (1936), fino agli ultimi romanzi e novelle in cui si fondono elementi realisti e simbolisti: Memoires d'Elseneur (1954), Saisons de Pontoises (1956), La vie seconde (1963), Le dernier jour du monde (1967). Da ...
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Poeta norvegese (Cristiania 1883 - ivi 1933), figlio dello scrittore Jacob Breda Bull. Estraneo a ogni interesse politico e sociale, B. è stato in Norvegia il più fermo, continuo e rigoroso esempio di [...] quella poesia filosofica, che ebbe le sue remote radici nel simbolismo francese. In una forma severamente classica, ha espresso il suo nichilismo, cui unica soluzione appare la morte. Nella sua produzione lirica, Digte ("Poesie", 1909); Stjernerne (" ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...