Delvaux, André
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico belga, nato a Heverlee (Lovanio) il 21 marzo 1926 e morto a Valenza (Spagna) il 4 ottobre 2002. È stato uno dei protagonisti della rinascita [...] , sottile crinale tra realtà e sogno, testimoniano di un certo appannamento d'ispirazione, con la loro struttura sovraccarica di simboli.
Bibliografia
André Delvaux, a cura di R. Ellero, Venezia 1981.
P. Davay, Mémoires d'un glouton optique, s.l ...
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Lowell, James Russell
Tommaso Pisanti
Poeta e saggista (Cambridge, Mass., 1819 - ivi 1891). Successe nell'insegnamento al Longfellow e dopo la morte di questo (1882) fu presidente della " Dante Society [...] orientamenti puramente letterari del Longfellow, L. avvertì inoltre il peso e l'importanza delle questioni relative al simbolismo e all'allegorismo nella Commedia.
La lettura del L. seguì in parte gli schemi tradizionali del dantismo harvardiano ...
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Architetto statunitense (Philadelphia 1925 - ivi 2018). Annoverato tra i teorici del postmoderno, la sua nuova concezione architettonica, che mette in primo piano il colore e la decorazione, lo ha portato [...] ruolo del colore e della decorazione piuttosto che sull'evidenza delle strutture, sulla ipersignificazione semantica degli elementi, sul simbolismo e sulla dialettica tra arte colta e popolare, cui si aggiunge una raffinata e disinvolta lettura dell ...
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È, secondo la narrazione biblica delle origini umane (Genesi, I segg.) la prima donna, creata da Dio separatamente da Adamo (v.) e dopo di lui. Il nome le fu dato da Adamo dopo la colpa; esso è spiegato [...] storicità della formazione d'Eva nel racconto genesiaco, basterà dare uno sguardo alle deviazioni rabbiniche e gnostiche, e al simbolismo presso i Padri della chiesa.
Filone (Sacr. leg. alleg., II, 7), nella brama di allegorizzare, trovava che la ...
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WILLIAMS, Tennessee
Salvatore Rosati
WILLIAMS, Tennessee. -Drammaturgo e narratore americano, il cui vero nome è Thomas Lanier Williams, nato a Columbus, Mississippi, il 26 marzo 1914. Dopo un'infanzia [...] dell'immaginazione e realtà. Ciò che non di rado gli nuoce, è l'insistenza sul simbolismo dei simboli di cui si serve (es.: Summer and smoke) e l'eccesso di simbolismo (es.: Camino real). Egli rimane, in ogni modo, uno dei più vivi e interessanti ...
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Poeta inglese nato a Loughton, Essex, il 26 febbraio 1913. Ha insegnato letteratura inglese in Giappone, nella Imperial Tohoku University (1939). Nel 1940 passò negli Stati Uniti, dove rimase fino al 1943, [...] cercato di esprimere lo stato di crisi del mondo che si vedeva intorno ricorrendo, per influsso freudiano, a un simbolismo sessuale. L'influsso di Freud è, del resto, riconoscibile nel suo stesso surrealismo verbale di raccolte successive, quali Eros ...
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GIBSON, Wilfrid Wilson
Poeta inglese, nato a Hexham (Northumberland) nel 1880.
Le sue prime raccolte di poesie (Urlyn the Harper, 1902; The Queen's Vigil, 1902; The Golden Helm, 1903; The Nest of Love, [...] e talora operai delle industrie, con una forza di disegno che rammenta il Wordsworth, ma che per molti aspetti rientra nel simbolismo, anche per la larga parte che vi è fatta allo sfondo di natura (Livelihood, 1917; Whin, 1918; Home, 1920; Neighbours ...
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Poeta danese nato il 12 settembre 1864 nell'isola di Langeland. Passò una parte della sua giovinezza in provincia, occupandosi di giornalismo. Pubblicò i suoi primi versi: Naturbörn (Figli della natura) [...] 1901), Djävlerier (Versi diabolici; 1904) e Eroter og Fauner (Amori e Fauni; 1910), risentono l'influenza del simbolismo francese; l'autore, sforzandosi di tradurre l'inintelligibile e d'esprimere l'inesprimibile, cade spesso nell'oscurità, che egli ...
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WILBUR, Richard
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Poeta americano, nato a New York il 10 marzo 1921. Ha studiato presso l'Amherst College nel Massachusetts, e poi alla Harvard Univ., dove attualmente insegna.
Dalla [...] e qualificato dell'ultima leva poetica americana, di cui assomma e rappresenta pregi e difetti.
Bibl.: A. Lombardo, Realismo e simbolismo, Roma 1957, pp. 99-116; id., La ricerca del vero, ivi 1961, pp. 395-396; A. Rizzardi, La condizione americana ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] a un pubblico di massa. La struttura uno/molti è infatti il criterio definitorio e della propaganda e del simbolismo politico (v. Kecskemeti, 1973; v. Rothman, 1981).
Entrambi i termini congiungono poi due idee: quella della necessità per gli ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...