Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] , basti però sapere che le divinità arcaiche del buddhismo erano rappresentate con gli occhi sul dorso della mano e che la funzione simbolica dell'urna nella figura di Buddha è omologa a quella del terzo occhio che ha sede nello stesso luogo (fra le ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] è dunque interpretata come luogo mitico nel quale rifugiarsi, al quale ispirarsi contro i disagi della civiltà, o come universo simbolico, carico di mistero e di spiritualità. Il positivismo e le arti La stagione del realismo, che si apre in Francia ...
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equazioni
Roberto Levi
La traduzione matematica di un problema
Le equazioni sono lo strumento per affrontare quasi tutti i problemi che richiedono una risposta quantitativa. Spesso il modo più efficace [...] gli Egizi e i Babilonesi sapevano risolvere le equazioni più semplici, quelle di primo e di secondo grado, pur non disponendo del simbolismo dell'algebra moderna. Tra il 6° e il 4° secolo a.C. i Greci utilizzavano le equazioni di secondo grado per ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] clericorum (819) o il De Arte gramatica o il Liber de computo (che contiene, tra l'altro, indicazioni sul simbolismo numerico, di ascendenza agostiniana); di autore di scritti di teologia mistica, come il De videndo Deum, di omelie e lettere ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] poésies d'André Walter (1892), La tentative amoureuse (1893), Le voyage d'Urien (1893), subirono immediatamente gli influssi del simbolismo e del decadentismo: G. frequentò in quegli anni il salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli ...
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MASEFIELD, John
Salvatore Rosati
Poeta e romanziere, nato a Ledbury (Herefordshire) il 1° giugno 1875. In gioventù fece il mozzo nella marina mercantile. Dal 1895 al 1897 visse in America facendo i [...] di reazione alla poesia vittoriana, hanno cercato di attuare tale reazione con tendenze molto disparate che fanno coesistere realismo e simbolismo, poesia filosofica e fantastica. Nella sua copiosa opera il M. ha partecipato di volta in volta a quasi ...
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MOSSE, George Lachmann
Vittorio Vidotto
Storico statunitense di origine tedesca, nato a Berlino il 20 settembre 1918. Nel 1933 si trasferì, per ragioni razziali e politiche, con la famiglia ebrea (proprietaria [...] originalità e prospettive innovatrici, ha affrontato le origini culturali del nazismo e dell'antisemitismo, il ruolo del simbolismo politico, la mobilitazione culturale di massa e la formazione del consenso nei regimi totalitari, per approdare infine ...
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VALLEJO, César
Giorgio DE' ANGELI
Poeta peruviano, nato a Santiago de Chuco (dipartimento di La Libertad) il 6 giugno 1893, morto a Parigi il 15 aprile 1938. Nato in un ambiente di soffocante provincialismo, [...] delle immagini che si sovrappongono la rendono difficile. Il V. si libera progressivamente dagli elementi romantici, prevalenti nel simbolismo delle prime opere e, animato da una pietà umana di crescente intensità, trova nella lotta per il progresso ...
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PRINI, Giovanni
Francesco Franco
– Nacque a Genova il 14 giugno 1877, da Vitaliano e da Antonia Pastore. Entrò come apprendista in un laboratorio per la lavorazione del marmo e presto decise di diventare [...] 1985, pp. 266-271 e ad ind.; M. Quesada, G. P. (Genova 1877 - Roma 1958): disegni e pastelli simbolisti di uno scultore italiano, in Tra simbolismo e déco (catal.), a cura di G.C. Bojani - A. Strorelli - M. Quesada, Riolo Terme (Ravenna) 1986, pp ...
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Perez, Francesco
Giorgio Santangelo
Letterato, patriota e uomo politico palermitano (1812-1892), è il più autorevole dantista siciliano dell'Ottocento. Animatore di quella scuola che fu detta ‛ italiana [...] e libera di D. ma a un'esigenza universale del suo tempo, il P. indaga le ragioni e i modi di tale simbolismo e, in relazione con esso, la nozione che si aveva allora delle facoltà e funzioni psichiche e intellettive della ‛ mente umana ': fra ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...