Scrittore ucraino (Kanivcev, Char´kov, 1891 - Soloveckie Ostrova 1937). Dopo esordî poetici influenzati dal simbolismo (Na berezi Kastal´s´komu "Sulla riva di Castalia", 1918), si accostò al futurismo [...] (Poemy "Poemi", 1923). Si volse poi a una narrativa realistica, in cui ritrasse figure antieroiche di "piccoli uomini" disorientati di fronte ai mutamenti storici (Plantaciji "Piantagioni", 1925; Čornyj ...
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Scultore, pittore e grafico italiano (Roma 1876 - ivi 1960). Sensibile alle esperienze d'avanguardia (simbolismo, secessione) e alle problematiche sociali, affiancò alla scultura (bronzi, terracotte) una [...] intensa attività come scenografo (Shakespeare, D'Annunzio, spettacoli classici a Siracusa). Si dedicò all'affresco ma, consapevole dell'attualità della grafica, privilegiò la xilografia, il cartellonismo ...
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Poeta francese (Sète 1871 - Parigi 1945). Consacrato erede di S. Mallarmé e maestro del simbolismo con La jeune Parque (1917), pubblicò poi diversi titoli, tra cui, Charmes (1922), la sua raccolta più [...] madre italiana, studiò legge a Montpellier, dove conobbe P. Louÿs, che ospitò sulla rivista La conque alcune sue poesie d'ispirazione simbolista e lo mise in contatto con Gide e Mallarmé. Una crisi violenta, che lo colse nel 1892 mentre si trovava a ...
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Scrittore romeno (Corneşti 1872 - Buciumeni-Tecuci 1914). Poeta delicato e sensibilissimo, fu fortemente influenzato dal simbolismo francese. Scrisse due volumi di poesie (În grădină "Nel giardino", 1903; [...] Fantazii "Fantasie", 1909) e due volumi di prosa bozzettistica (Fantome "Fantasma", 1911; Oglinda fermecată "Lo specchio incantato", 1911). Altre opere scrisse in collaborazione con St. O. Iosif. Morì ...
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Scrittore e saggista francese (Nîmes 1872 - Parigi 1945). È stato uno degli ultimi esponenti del simbolismo mallarmeano, teorico di una vaga religione del bello, in nome della quale ha discettato sui principî [...] generali della letteratura, della musica, delle arti plastiche. Pubblicò L'art en silence (1900), La beauté des formes (1909), La religion de la musique (1919), La magie de l'amour (1919), Les princes ...
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Giornalista, drammaturgo, narratore e poeta norvegese (Kristiania 1864 - Lillehammer 1937), artisticamente maturatosi tra naturalismo e simbolismo, nella complessa crisi spirituale di fine secolo. Della [...] sua vasta produzione lirica - da preferirsi ai drammi e ai romanzi - il meglio è nelle raccolte Musik og vår ("Musica e primavera", 1896), Det dyre brød ("L'amaro pane", 1900), Vind og bølge ("Vento e ...
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Antropologa sociale inglese (San Remo 1921 - Londra 2007). È nota soprattutto per i suoi lavori sulle culture e sul simbolismo, riguardo al quale ha scritto una delle sue opere più importanti, Purity and [...] di vergogna (Lele of the Kasai, 1954). Il sistema sociale come entità e come matrice di ogni produzione simbolica è il presupposto alla base delle analisi culturali dell'antropologa, prospettiva che risente chiaramente dell'influenza durkheimiana, ma ...
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Scrittore danese (Svendborg 1866 - ivi 1956). Fondatore del mensile Taarnet ("La Torre", 1893-94), organo del simbolismo danese, la sua prima opera di poesia (Rejsebogen, "Libro di viaggio", 1895; trad. [...] e mitico-religiosa che troverà poi chiara formulazione teorica nel mensile da lui fondato Taarnet ("La Torre", 1893-94), organo del simbolismo danese. Nel 1896, in seguito a un viaggio in Germania e in Italia (ad Assisi, dove è poi vissuto, con ...
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Poeta, narratore e filosofo russo (Pietroburgo 1866 - Parigi 1941). Assieme alla moglie, la poetessa Zinaida Gippus, raccolse intorno a sé, nella sua casa di Pietroburgo, i seguaci delle nuove correnti [...] cause del decadimento e sulle nuove correnti della letteratura russa contemporanea", 1893) può considerarsi il primo manifesto del simbolismo in Russia. Tutta impostata su fondamenti mistici e teologali, l'opera di M. si propone di illustrare con ...
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Poeta ucraino (Zabky, Poltava, 1890 - Soloveckie Ostrova 1937). Tra i primi autori ucraini ad aderire al simbolismo, seppe raggiungere accenti personali nella raccolta Zemlja ("La terra", 1921). Si dedicò [...] in seguito alla critica (Azijats´kyi Apokalipsis "Apocalisse asiatica", 1926), facendosi propugnatore dello stile "proletario". Fu arrestato e deportato durante le purghe staliniane ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...