Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] è proprio la messa in relazione di tali elementi - significato e significanti - a produrre il mito, che non sarà giammai un simbolo o un esempio, ma un tutto inestricabile il quale risponde all'interesse di una data società nella misura in cui si ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita del calcolo delle probabilita
Patrizia Accordi
La nascita del calcolo delle probabilità
Introduzione
Il carteggio del 1654 tra Blaise [...] avuto una lunga evoluzione, legata sia al perfezionamento delle scienze matematiche, sotto l'aspetto dei contenuti e del simbolismo, sia, come si vedrà, ad alcuni mutamenti religiosi, economici e sociali.
Nell'Antichità le prime riflessioni sull'idea ...
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TURMASGAD (Iupiter Optimus Maximus Turmasgadis o Turmasgades)
G. Bordenache
Ipostasi orientale di Giove, introdotto nell'Impero Romano dalle truppe o dai coloni dell'Asia Anteriore.
L'epìklesis di T. [...] un culto celeste per un dio che risiedeva su alte montagne. Ai monti e alla caccia ci riporta infatti il trasparente simbolismo dell'iconografia adottata: un'aquila ad ali spiegate che posa i suoi poderosi artigli su un cerbiatto catturato. Il fatto ...
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Bhaskara
Bhāskara Acārya (1114 - 1185) matematico e astronomo indiano. Diresse l’osservatorio astronomico di Ujjain. La sua opera Siddhāntaśiromaṇi, summa delle scienze esatte indiane diviso in quattro [...] per indicare incognite, trattò in modo esauriente equazioni di primo e secondo grado e affrontò anche il problema della risoluzione di equazioni di terzo e quarto grado, portando a maturazione i risultati e il simbolismo della matematica indiana. ...
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. In liturgia, si dicono cerimonie tutte le azioni (atteggiamenti, movimenti, gesti) fissate dalla chiesa nelle funzioni religiose. Talora si distinguono dai riti; in tal caso cerimonia indica le parti [...] furono molti Padri e sono i moderni studiosi. In base a principî teologici, la chiesa annette alle cerimonie non solo un simbolismo e un'efficacia educativa indiretta, ma anche una diretta, di due tipi: quella che chiama ex opere operato per le ...
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Attrice inglese, nata a Londra nel 1868. Dopo l'interpretazione della Seconda moglie di Pinero nel 1893, fu considerata dagl'Inglesi come la loro più grande attrice, contrapposta spesso a Sarah Bernhardt [...] sempre l'esigenza prima dell'indole inglese, ebbe un'arte intelligente e sottile, estremamente duttile, che le permise di seguire l'evoluzione teatrale dagli anni del simbolismo in poi, pur conservando sempre la linea della sua personalità. ...
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Varsavia, Scuola logica di
Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola (propr. Scuola di Leopoli-Varsavia) [...] lui si deve l’elaborazione del primo sistema di logica a tre valori. Sebbene sia ormai desueto il suo originale simbolismo logico, presenta tuttavia il vantaggio di rendere superfluo l’uso delle parentesi. Notevole anche il suo contributo alla storia ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Sologub (pseudonimo di F. Teternikov) e nel suo romanzo Melkij bes («Il demone meschino», 1905), momento alto della prosa simbolista. La rivista Vesy («La bilancia», 1904-09), per alcuni anni centro di dibattito e di diffusione della nuova poesia, è ...
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Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, video ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o [...] significato rituale e finalità meramente estetiche o descrittive; nella società di massa, il realismo e il simbolismo erotico vengono contaminati dalla trivialità e dall’insistenza compiaciuta su perversioni sessuali o su pratiche sado-masochistiche ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] è da ricordare Ibn al-Bannā', nato al Marocco intorno al 1255, il quale sembra esser stato il primo a far uso di simboli, come risulta dal commentario ad un suo libro di aritmetica e algebra, scritto dall'andaluso Abū 'l-Hasan ‛Alī ibn Muḥammad al ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...