MASTIO
M.W. Thompson
Torrione, spesso isolato, posto a controllo delle difese di un complesso castrale o di un palazzo fortificato, simbolo della signoria esercitata dal possessore sul castello e su [...] da dominus 'signore'. Il termine italiano m. è la forma toscana di maschio, usata con valore figurato.A prescindere dal simbolismo feudale, il m. aveva espresse finalità militari, essendo l'ultima roccaforte all'interno di un fortilizio e il luogo in ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] per il due, e così via. L’alfabeto greco ha 24 lettere, aggiungendo tre lettere arcaiche di origine fenicia si arrivava a 27 simboli con cui denotare le nove cifre, le nove decine, le nove centinaia. E poi, dopo 999? Bisognava usare apici. Ma con un ...
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Boorman, John
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 18 gennaio 1933. B. si ricollega alla tradizione, che affonda le radici negli anni del muto, del talento visionario europeo [...] Senza un attimo di tregua, Orso d'argento al Festival di Berlino), è autore di un cinema pervaso da un profondo simbolismo: i suoi film sono spesso viaggi iniziatici, nei quali il confronto dei personaggi con una natura selvaggia diventa un percorso ...
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Indirizzi e metodologie che si richiamano al composito universo della psicologia analitica elaborata da C.G. Jung. Secondo A. Samuels il neojunghismo si divide in tre scuole (la scuola classica, la scuola [...] attenzione alle dinamiche interazionali che si svolgono all’interno del setting analitico, la seconda a un interesse nei confronti del simbolismo del sé e dell’emergere di immagini archetipiche. Il rapporto tra scuole e metodologie non è, per Samuels ...
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Scrittore francese, nato a Fabrezan nel 1842, morto nel 1888, fratello del precedente. Coltivò dapprima studî di fisica e di chimica - gli vengono attribuite, fra l'altro, l'invenzione della fotografia [...] - ma dedicò alla poesia gran parte della sua vita. Fu tra i devoti di Baudelaire: e sta fra il parnassianismo e il simbolismo, anche se a una piana comprensione di Mallarmé non giunse mai. Le poesie di Le Coffret de Santal (1873) parvero a Verlaine ...
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Levitico
Guy Dominique Sixdenier
Terzo dei cinque libri del Pentateuco o Tōrāh, fondamentale per l'osservanza della legge mosaica.
Nel L. si trovano infatti le regole riguardanti i sacrifici (capp. [...] (11-16), la legge di santità (17-26). Il L. è inoltre molto importante per la giusta interpretazione del simbolismo culturale nel cristianesimo. Dopo Origene i cristiani si sono abituati a leggere questi testi, apparentemente scarni e inadatti a ...
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Fludd (o Flud), Robert (latinizz. Robertus de Fluctibus)
Fludd
(o Flud), Robert (latinizz. Robertus de Fluctibus) Medico e filosofo inglese (Bearsted, Kent, 1574 - Londra 1637). Fu il maggior rappresentante [...] mosaica» – e insieme dalla tradizione paracelsiana, elaborò una concezione del mondo essenzialmente emanatistica, legata a un complesso simbolismo cabalistico, alchimistico e magico, in cui i rapporti tra Dio e mondo sono sentiti come processo a ...
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Ambiente contenente il fonte battesimale.
Nell’antichità classica il termine baptisterium definisce la vasca del frigidarium nei complessi termali; con il cristianesimo passa a indicare il luogo destinato [...] coperta a cupola e con al centro la vasca, di regola ottagonale. Forma e decorazione sono legati a significati simbolici, dal simbolismo del numero otto, ribadito da un’iscrizione ambrosiana nel b. di Milano, al legame con il concetto di morte ...
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Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] da descrittiva e sentimentale qual'era in origine diventa più individuale e più intima, una poesia di idee, velate talvolta di un simbolismo oscuro. P. è il più originale dei poeti della Grecia moderna, e la sua fama ha varcato i confini della patria ...
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(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) [...] , se non quello di una generica opposizione all'edonismo decorativo dell'art nouveau e all'evasione spiritualistica del simbolismo: in maniera differenziata affrontarono, a partire dagli ultimi anni del 19° sec., problemi specificamente pittorici ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...