Scrittore statunitense (Oklahoma City 1914 - New York 1994); si occupò di scultura, musica, folclore e cultura afroamericana. Iniziò la sua opera di scrittore accanto a R. Wright collaborando alle riviste [...] articoli. Allontanatosi dal comunismo e, nella letteratura, dal realismo, pubblicò nel 1952 The invisible man che lo pone nella linea del simbolismo, dopo Faulkner. Pubblicò poi raccolte di saggi: Shadow and act (1964), Going to the territory (1986). ...
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Poeta polacco (Leopoli 1878 - Skarżysko-Kamienna 1957). Le sue poesie rivelano sin dal primo volume, Sny o potędze ("Sogni di potenza", 1901), un temperamento pensoso, sempre vigile ed esperto nella ricerca [...] vasta (pubblicò numerose versioni, fra l'altro da D'Annunzio, Michelangelo e dei Fioretti di s. Francesco). Passato dal simbolismo al gruppo di Skamander a una sorta di "classicismo della semplicità", S. fu maestro di diverse generazioni di poeti ...
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birapporto
birappòrto [Comp. di bi- e rapporto] [ALG] Nella geometria proiettiva, rapporto di due rapporti semplici; precis., dati quattro elementi di una forma di prima specie, in un dato ordine, a,b,c,d, [...] loro b. è il rapporto dei due rapporti semplici del primo, secondo, terzo e del primo, secondo, quarto, cioè, con l'appropriato simbolismo: (abcd)=(abc)/(abd)=[(c-a)/(c-b)]/[(d-a)/ (d-b)]. Il b. è invariante rispetto alle operazioni di proiezione e ...
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Poeta tedesco (Trieste 1876 - St. Blasien, Baden, 1934), legato all'Italia per nascita ed educazione (Hymne an Italien, 1916, Hesperien, 1915 e 1918). Dopo il monumentale e oscuro poema Das Nordlicht (1910 [...] (Parigi, Firenze, Atene) il frutto di un'esperienza ricca, vivace, ma soggetta alle più disparate influenze (dal futurismo al simbolismo), cosicché la sua opera poetica e autobiografica (Wir wollen nicht verweilen, 1915), di critico d'arte (Der neue ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1929 - ivi 2001). Di formazione filosofica e di vastissimi interessi, fu direttore di periodici letterarî, curatore di collane editoriali e traduttore, soprattutto dal tedesco. [...] impegno senza rinunciare alla leggerezza del tono e alla giocosa invenzione linguistica. Più accentuato il simbolismo nelle successive Ufarlige historier ("Storie non pericolose", 1955) e Formynderfortællinger ("Racconti di tutela", 1964), mentre ...
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ruvido
Domenico Consoli
Qualifica, in coppia con arsiccia (Pg IX 98), la petrina... / crepata per lo lungo e per traverso di cui è fatto il secondo dei tre gradini adducenti alla porta del Purgatorio.
L'aggettivo [...] riconnette al latino ruga) in contrasto col pulito e terso detto del primo gradino, e s'intona al simbolismo dell'immagine, allusivo alla " remotio obicis ", al dolore dei peccati, momento necessario del sacramento della penitenza rappresentato dall ...
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Narratore e drammaturgo russo (Orël 1871 - Mustamäggi, Finlandia, 1919). Partecipò solo eccezionalmente alla vita politica e s'interessò soprattutto di problemi astratti; fu tuttavia favorevole alla rivoluzione [...] oscillò tra realismo e decadentismo, e riuscì particolarmente originale nella fusione, spesso ottenuta, del realismo col simbolismo. Dopo il 1905 il simbolismo prevalse nelle sue opere teatrali, tanto che gli eroi si chiamano soltanto Car´ Golod ("Il ...
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Località del Lazio, in provincia di Viterbo, nei Monti Volsini, lungo la valle del fiume Olpeta.
L’esistenza di una necropoli fa ipotizzare che vi fosse nelle vicinanze una città etrusca: si sono rinvenuti [...] tufo e una quantità di sculture del 6° sec. a.C., nella pietra locale (il nenfro), raffiguranti animali fantastici propri del simbolismo funerario. L’antica C., sede vescovile e di contea sin dall’Alto Medioevo, fu acquisita nel 1154 da Adriano IV e ...
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Poe, Edgar Allan
Valerio Massimo De Angelis
L’artista del terrore
Poeta, narratore e critico statunitense, Edgar Allan Poe è diventato il più famoso autore di narrativa fantastica grazie all’estrema [...] . È stato anche un grande teorico della letteratura e ha ispirato il più importante movimento poetico del secondo Ottocento, il simbolismo. Infine, Poe è considerato l’iniziatore di due generi letterari che hanno avuto grande successo: il racconto di ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] orientale, dionisiaca e misterica (di cui la cultura moderna si mostra incapace di comprendere e apprezzare il profondo simbolismo), nel passaggio della cultura greca dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...