RODENBACH, Georges
Mario Bonfantini
Letterato belga, nato a Tournai il 16 luglio 1855, morto a Parigi il 25 dicembre 1898. Fu dapprima avvocato, con buoni successi; si dedicò quindi esclusivamente alle [...] . Seguì i parnassiani, poi sentì profondamente l'influsso di Verlaine e del simbolismo. Stabilitosi a Parigi, dal 1887, si fece una sua maniera di derivazione simbolista, tutta raffinatezze "in minore", crepuscolare. Si può dire che egli fu il ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] al mito, si colloca in una prospettiva analoga e in esso riconosce o una maniera di dire diversamente, sotto forma figurata o simbolica, la stessa verità che il λόγος esprime in modo diretto, o una maniera di dire ciò che è diverso dalla verità, ciò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In tutto l’ambito europeo l’Ottocento letterario si struttura cronologicamente [...] , emerge e si sviluppa con la seconda generazione dell’Ottocento. Se nella poesia nasce un linguaggio di sensazioni e di simboli moderni, che tentano di ricreare una natura perduta e desacralizzata, nella prosa, cioè nel romanzo, ciò che s’impone è ...
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Psicanalista (Gowerton, Galles, 1879 - Londra 1958). Fondatore della British psycho-analytical society (1919), fu seguace di S. Freud, di cui scrisse l'imponente biografia The life and work of Sigmund [...] ., 1953-57; trad. it. 1962). Nel saggio The theory of symbolism (1916; trad. it. 1972), mentre precisò la nozione di simbolismo onirico, che si ricondurrebbe a pochi denotati (le primary ideas), spiegò contro Jung il loro carattere universale con l ...
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Pseudonimo del poeta greco G. Seferiàdis (Σεϕεριάδης; Smirne 1900 - Atene 1971). Dopo aver studiato legge a Parigi, intraprese la carriera diplomatica (1926), che concluse nel 1962 come ambasciatore a [...] degli esordî, Στροϕή ("Strofa", ma anche "Svolta", 1931), ῾Η στέρνα ("La cisterna", 1932), si posero sulla scia del simbolismo francese e di P. Valéry, segnalandosi tuttavia per l'originalità dei procedimenti ermetico-allusivi e per la salda coerenza ...
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Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] . 19º fino alla prima guerra mondiale, cui partecipò valorosamente. Le sue poesie giovanili si collocano nel quadro dell'ultimo simbolismo: così Le Bestiaire ou Cortège d' Orphée (1911) e le poesie che, pubblicate sparsamente, furono raccolte poi nel ...
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Serie di esperienze artistiche elaborate in Europa tra il 1885 e il 1905 e orientate al superamento del naturalismo impressionista e a una maggiore essenzialità formale e cromatica; introdotto nella storia [...] e nella critica d’arte da R. Fry in occasione della mostra Manet and The Post-Impressionists (1910, Londra), il termine comprende soluzioni diverse: dal neoimpressionismo al simbolismo, al divisionismo italiano ecc. ...
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Poeta indonesiano (Harianboho, Sumatra settentr., 1923 - Apeldoorn 2014). Combattente nella guerra di liberazione contro gli Olandesi, dopo un soggiorno in Europa s'impose con le raccolte di versi Surat [...] Dentro la poesia", 1954), Wajah tak bernama ("Visi senza nome", 1955), che accanto a suggestioni di poetiche occidentali (simbolismo, ermetismo, ecc.) rivelano l'influenza della formazione luterana (la sua etnia, i Batacchi Toba, fu cristianizzata da ...
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Località del Belgio, presso la città di Gand, sede all’inizio del 20° sec. della scuola pittorica di L. che vide riuniti i maggiori rappresentanti del movimento realista belga. Un primo gruppo di pittori [...] , G. van de Woestijne, G. Minne), caratterizzato dalla comune ammirazione per i primitivi fiamminghi, produsse opere venate di misticismo e simbolismo; un secondo gruppo, unito fino al 1914 (C. Permeke, F. van den Berghe, L. de Smet, E. Gevaert, H ...
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HAUPTMANN, Carl
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Obersalzbrunn in Slesia l'11 maggio 1858, morto a Schreiberhau il 3 febbraio 1921: fratello di Gerhart (v.).
Studioso dapprima di filosofia, [...] R. Avenarius (v. Die Metaphysik in der modernen Physiologie, 1893), seguì l'evoluzione dei tempi dal naturalismo al simbolismo, alternando drammi e commedie (Marianne, 1894; Waldleute, 1896; Ephraims Breite, 1899; Die Bergschmiede, 1902; Des Königs ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...