Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] del processo possano variare da cultura a cultura, e da settore a settore all'interno di ogni cultura, nel senso che la trama simbolica di cui ogni cultura è intessuta può risultare qui più fitta, e quindi per certi aspetti più opaca, e là più rada ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] raffinata ironia nell'opera letteraria, realizzò in pittura una felice commistione di simbolismo e di decadentismo, prediligendo come soggetto i giardini abbandonati (opere al Prado e al Museo d'arte moderna di Barcellona). Ha coltivato largamente e ...
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Attrice russa (Pietroburgo 1864 - Taškent 1910). Nel 1904 fondò un proprio teatro drammatico a cui dapprima suo fratello, il regista F. F. Komissarževskij, diede un carattere realistico-psicologico; in [...] seguito V. E. Mejerchol´d lo portò sulla via del modernismo e del simbolismo. Notevoli le sue interpretazioni della Francesca da Rimini di G. D'Annunzio e di Nora in Casa di bambola di Ibsen. ...
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Walker, Daniel Pickering
Storico inglese della filosofia (Londra 1914 - ivi 1985). Studioso della cultura rinascimentale e moderna, fu reader e quindi prof. di Renaissance studies al Warburg Institute, [...] dove insegnò poi storia della tradizione classica. Autore di importanti studi sul simbolismo esoterico, la possessione e l’esoterismo agli inizi dell’età moderna, dedicò inoltre particolare attenzione alla tradizione della magia naturale nel ...
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Pseudonimo dello scrittore belga d'origine fiamminga Frédéric van Ermenghem (Bruxelles 1881 - ivi 1972). Esordì con due romanzi di carattere naturalistico, En ville morte (1905) e Les Hors-le-vent (1909), [...] partagée (1929), Magazin aux poudres (1936), fino agli ultimi romanzi e novelle in cui si fondono elementi realisti e simbolisti: Memoires d'Elseneur (1954), Saisons de Pontoises (1956), La vie seconde (1963), Le dernier jour du monde (1967). Da ...
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Poeta norvegese (Cristiania 1883 - ivi 1933), figlio dello scrittore Jacob Breda Bull. Estraneo a ogni interesse politico e sociale, B. è stato in Norvegia il più fermo, continuo e rigoroso esempio di [...] quella poesia filosofica, che ebbe le sue remote radici nel simbolismo francese. In una forma severamente classica, ha espresso il suo nichilismo, cui unica soluzione appare la morte. Nella sua produzione lirica, Digte ("Poesie", 1909); Stjernerne (" ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1880 - ivi 1921). Trascorse l'infanzia e l'adolescenza con la madre e la famiglia materna; a Mosca ebbe rapporti di amicizia con Sergej Solov´ëv, nipote di Vladimir, e con i due [...] della sua poesia, eminentemente lirica, è una profonda e talvolta esasperante sincerità che lo porta da un iniziale simbolismo mistico a un allucinante realismo, la cui intonazione cosmica non è priva, a sua volta, di significati allegorici ...
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foglio
Antonio Lanci
È usato, in contesto figurato, in Pd XII 121 Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio / nostro volume, ancor troveria carta / u' leggerebbe " I' mi son quel ch'i' soglio ": il volume [...] indica, per metafora riconducibile al " simbolismo del libro ", ampiamente documentato nella Commedia (cfr. le voci LIBRO; QUADERNO; SQUADERNARE; VOLUME; ecc.), l'ordine francescano; l'immagine del foglio sorge necessitata da ragioni di coerenza ...
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Scrittore francese (Narbonne 1897 - Carcassonne 1950). Arruolatosi volontario, nella prima guerra mondiale, fu ferito due volte, restando paralizzato. Ma l'immobilità del corpo cui venne condannato contribuì [...] a esaltare le energie della mente. B. si inserisce nella tradizione del Romanticismo tedesco, del simbolismo francese e si sente attratto dal surrealismo. La poesia è mezzo di esplorazione metafisica che abbraccia nello stesso tempo la speculazione ...
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Poeta irlandese (Sandymount, Dublino, 1865 - Roquebrune-Cap Martin 1939), fratello di Jack Butler. È stato uno dei grandi protagonisti della poesia tra Ottocento e Novecento. Attratto dalle leggende irlandesi [...] (Thewanderings of Oisin and other poems,1889) e dalle scienze occulte (Countess Cathleen, 1892), Y. elaborò un complesso simbolismo, misto di elementi celtici e teosofici. La sua produzione teatrale e quella poetica volsero, nella fase più matura, ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...