Romanziere turco (İstanbul 1866 - ivi 1945). Tra i principali rappresentanti della scuola sorta intorno alla rivista Servet-i Fünūn ("Il patrimonio delle scienze"), che dal 1895 segnò una grande rivoluzione [...] poetica fondata sull'ispirazione del simbolismo e del naturalismo francesi. U. infatti fu un profondo conoscitore della lingua francese, ma anche dell'inglese, dell'italiano, dell'arabo e del persiano. Le sue numerose opere sono famose per uno stile ...
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Saba, Umberto
Silvia Zoppi Garampi
Il poeta sereno e disperato
Tra i più importanti poeti italiani del Novecento, Umberto Saba è l’unico a non aver vissuto le esperienze dell’avanguardia e del simbolismo. [...] Nei suoi versi vuole rinnovare la tradizione lirica italiana, da Petrarca a Leopardi. Il suo linguaggio è semplice e diretto, come la lingua parlata. I temi che sceglie sono autobiografici, analizzati ...
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Poeta di lingua albanese (Gjakovë, Kosovo, 1942 - Lodève, Francia, 2012). Laureatosi in lettere presso l'univ. di Priština, entrò nel giornalismo. Al realismo socialista della sua prima raccolta (Thirrje [...] "Grida", 1961) è subentrato in seguito un simbolismo ermetico, venato d'ironia: Torzo ("Torso", 1971); Folja ("Il verbo", 1973); Drejtpeshimi ("L'equilibrio", 1981). Ha poi pubblicato, tra l'altro, Buzëqeshje në kafaz (1993), in parte tradotto in ...
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Critico d'arte francese (Torino 1861 - Châtenau Malabry 1944). Redattore capo de La revue indépendante dal 1884 e direttore de La revue blanche (1895-1903), sostenne, fin dal 1886, il neoimpressionismo [...] (Les impressionistes en 1886) e il simbolismo. Dopo la prima guerra mondiale, fu direttore artistico della galleria Bernheim Jeune, a Parigi. Parte della sua collezione di pittura neoimpressionistica fu acquistata dal Louvre (1947). ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] non c’è più da una parte la realtà e dall’altra il sogno, ma tutta la vita si presenta sotto specie simbolica. Ciò spiega come il simbolismo, a un certo punto, tenda a distinguersi dal d., quale movimento o scuola a sé, spingendo all’estremo il culto ...
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Movimento poetico russo, detto anche adamismo per indicare la sua tendenza a una realtà naturale più che sociale, che, alla vigilia della Prima guerra mondiale (il manifesto programmatico fu pubblicato [...] nel 1913 nella rivista Apollon), contrapponendosi al simbolismo e alla ricerca dell’ignoto, poneva il fulcro della poesia nell’accettazione del mondo, «senza riserve, in tutte le sue variazioni di difformità e di bellezze». All’a. aderirono, oltre ai ...
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Matematico, filosofo e teologo inglese del sec. 14º, professore (1348) del Merton College di Oxford. Maestro nell'usare le sottigliezze della logica occamista, fu soprannominato calculator per il suo frequente [...] ricorso al calcolo delle proporzioni e al simbolismo letterale nella misura degli elementi quantitativi dei fenomeni fisici. È autore di varî trattati, tra cui: De insolubilibus et obligationibus; De sensu composito et diviso; Regulae solvendi ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 19°-20° sec. e con W. Benjamin.
Nella lunga storia del s. non va dimenticato G.B. Vico, la cui scoperta del simbolismo primitivo trovò echi nello studio romantico e ottocentesco del mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia ...
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Poeta bulgaro (Pazardžik 1882 - Sofia 1945). Visse a lungo a Vienna, dove frequentò gli ambienti letterarî; tornato in patria nel 1921, diresse con L. Stojanov la rivista Chiperion ("Iperione", 1922-31); [...] morì in miseria. Considerato l'iniziatore del simbolismo bulgaro, nelle sue poesie rievocò il passato nazionale, dalla preistoria barbarica fino alla sua epoca (Regina mortua, 1909; Chimni i baladi "Inni e ballate", 1911; Bălgarski baladi "Ballate ...
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Scrittore statunitense (Salem, Massachusetts, 1804 - Plymouth, New Hampshire, 1864). Autore dallo stile misurato e rigoroso, specchio di quel riserbo puritano che nasconde drammatici conflitti e una visione [...] inferiore agli altri. Sono da ricordare anche libri di appunti sui viaggi (Note-books) e un diario in molti volumi. Nell'uso dei simboli, nella capacità di indagine, nella visione tragica della vita umana, si accosta a Melville (del quale fu amico). ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...