Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] che usava per le sue opere, non solo certo per Fede e Bellezza, e ne indicavano la regione particolare degli affetti, e spesso con sproporzione. Ma era parte intima di quel rappresentare simbolico, di cui forse il più esplicito esempio ci è offerto ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] supporre fra un notevole grado di automatismo raggiunto dal codice (di cui, a tacer d'altro, fanno fede la compatta parsimonia del rimario e la ricorrenza disimboli che l'autore di questa antologia, a furia di citazioni continuamente ripetute, ha ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] pressione esercitata dai selgiuchidi sulla città stessa di Nicea e simbolicamente ne indica la decadenza sino alla imperiale e buona il semplice credere e hai introdotto la pia fede come base stabile per il popolo, mentre Costantino definisce che i ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] diavolo nella letteratura romantica, Firenze, Sansoni, 19483, e la decantazione di quel peso morto che caratterizza il «decadentismo più sottile» andrebbe, se mai, chiamato simbolismo, per evitare un paradosso come quello contenuto in un giudizio del ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] orazioni ufficiali, teso allo splendore del linguaggio e alla varietà di concetti e simboli (Poggiani, Epistolae, I, pp. 324-327; III, gravi da parte degli eretici: "Piegandosi continuamente la lor fede or qua or là, è necessario ch'infine si spezzi ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] sopravviva un principio ideale, i simboli superstiti di un'esigenza di giustizia e di pace, dell'ordine cristiano minacciato in una molteplicità infinita di esistenze distinte ed autonome, e finisce col dissociare la fede dalla ragione e col ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] , e assai più generica nei suoi simboli e nelle sue allegorie di quella del combattivo protagonista d'una delle tradizione, e riconferma, nella sua piena adesione ai canoni della fede e nel suo spirito religioso, la sordità politica che era diffusa ...
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GRIFO, Antonio
Luca Marcozzi
Nacque probabilmente a Venezia nella prima metà del secolo XV, probabilmente intorno al 1430.
Le scarse notizie sulla vita del G. si ricavano in modo indiretto dalla silloge [...] paladini della fede. Il G. è pure postillatore e illustratore di Petrarca (Rime e Trionfi) nell'edizione veneziana di Vindelino da in assoluto di illustrazione continua dell'opera del Petrarca, interpretata in chiave cortese, tramite simboli amorosi ...
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BIAVA, Samuele
Iginio Angerosa
Nacque a Vercurago (Bergamo) il 3 apr. 1792, da Francesco, medico e possidente. Iniziati gli studi universitari a Padova, li concluse nell'anno 1814 a Pavia, dove si laureò [...] la pubblicazione di tutta la sua produzione poetica, che doveva servire a educare all'amor di patria e alla fede religiosa liricamente musiche di G. S. Mayr e L. Gambale); La Epifania o il fatidico pellegrinaggio dei Magi, Milano 1836; Simboli. Nuove ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...