Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] luogo, la religione funziona come un repertorio disimboli della coscienza collettiva, che vengono rivisitati e declinati come puri e indistruttibili strumenti di difesa dell'identità di un gruppo, di un popolo o di una etnia. In tal caso, si ritiene ...
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MARCHIO
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
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. Segno che s'imprime su un oggetto, per distinguerlo e riconoscerlo; e più specialmente il segno impresso con un ferro rovente su una parte del corpo [...] viene utilizzato, come emblema di proprietà o di distinzione, la figura o il simbolo del totem; ma questo fatto oggetto di trasferimento, per atto tra vivi o in via di successione mortis causa, purché ciò avvenga senza inganno della buona fede del ...
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STURM und DRANG
Carlo Grünanger
. Vasto e complesso movimento culturale e letterario della seconda metà del Settecento (1760-1785 circa), che prende il nome da un dramma del poeta Massimiliano Klinger. [...] spiriti di quest'età, di rinnovarsi attraverso a un'esperienza diretta e personale del divino: per cui i simboli cristiani magico e teurgico.
Piuttosto che di una fede si deve dunque parlare di bisogni e di esigenze religiose, le quali, mentre ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] di Gesù Cristo, e infine quella di solidarietà, in quanto l'umanità redenta è restaurata e santificata in Cristo. Nei più antichi simboli degli insegnamenti di Paolo, non avrebbe fondamento nei Vangeli sinottici e nella fede cristiana primitiva. ...
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TYRRELL, Georce
Mario Niccoli
Teologo modernista inglese nato a Dublino il 6 febbraio 1861, morto a Storrington (Sussex) il 15 luglio 1909. Anglicano, si convertì al cattolicismo nel 1879, e l'8 settembre [...] , Londra 1901), rivelano in T. la preoccupazione di mostrare che la fede cattolica può accordarsi con le giuste esigenze del pensiero , immanente del nostro spirito è tradotta in simboli concettuali che hanno un valore puramente pragmatico. Applicando ...
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SEMERIA, Giovanni
Giuseppe De Luca
Nato a Coldirodi, provincia d'Imperia, il 26 settembre 1867, studiò al collegio Vida a Cremona tenuto dai gesuiti e in quello dei barnabiti a Moncalieri; a quindici [...] del cristianesimo sino a tutto il sec. II; Scienza e fede e il loro preteso conflitto, ivi 1903, disamina delle simboli, ivi 1904. Collaborò alle maggiori riviste del tempo, sempre su temi di scienze religiose. Dopo la guerra pubblicò, a scopi di ...
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MILASA (τά Μύλασα; Mylasa)
Roberto Paribeni
Città antica della Caria posta sul corso inferiore del fiume Kybersos, che si scarica nel golfo di Bargylia, a circa dieci miglia dal mare. A un'antica importanza [...] e ha come simboli l'aquila, il tridente e il granchio. Un periodo di singolare splendore di bei marmi, e la città ne aveva largamente profittato per i suoi edifici e specialmente per i numerosi suoi templi. Della frequenza dei quali può far fede ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] senso che unisce i credenti tra loro. Ma in essa l'oggetto della fede non è un dio, è l'uomo stesso. L'ideologia trova il proprio del dato sperimentale; è un mondo popolato di convenzioni e disimboli, dai quali le situazioni e i comportamenti ...
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mito
Dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda». Nel pensiero filosofico il termine indica, già dall’antichità, il racconto fantastico che non prevede dimostrazione e in questo senso [...] caso un’adesione per fede, ma una sorta di assenso legato alla credibilità. L’opposizione radicale di m. e razionalità generale connotazione dell’uomo come «produttore disimboli» (animal symbolicum, secondo la definizione di An essay on man, 1944, I ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] (264), Giano nel Foro Olitorio (dopo il 260), Fede sul Campidoglio (254 o 250), Speranza nel Foro Olitorio II, 1942, p. 68 ss. (interpreta la Domus Aurea come residenza simbolicadi Nerone-Helios, una tesi che non è stata generalmente accettata); G. ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
simbolica
simbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni di fede o simboli; anche, più propriam., disciplina...