Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] questo punto, sottolinea Morin, che il 'cinematografo' diventa finalmente 'cinema': quel che si crea è un vero e proprio luogo di simbiosi, e cioè un sistema che tende a integrare lo spettatore nel flusso del film e al contempo il flusso del film nel ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] dollari di incassi. Questi due film hanno fornito il modello per una nuova formula delle produzioni hollywoodiane, basata su una simbiosi (che Lucas è riuscito a realizzare meglio di ogni altro) tra il cinema e un'ampia gamma di commerci audiovisivi ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] fantasmi, e non le case stesse, poiché tra casa e fantasma non c'è semplice rapporto di contenente/contenuto, ma stretta simbiosi. E questo resta vero anche se non è tanto la casa a secernere malefici influssi, quanto le sue rappresentazioni, come è ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] cinema si può collegare sempre alla realizzazione dello stesso desiderio, al risarcimento della stessa perdita, quello di ritornare alla simbiosi con il corpo materno. "Credo che gran parte della concezione mitologica del mondo […] non sia altro che ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] indagare il vuoto dell’atto e il pieno dell’ascolto: elementi che, per Bene e in Bene, segnano la somiglianza o la simbiosi fra l’attore e il poeta.
L’ingresso nella poesia diventò quindi definitivo e l’autorialità di Bene si fece più pregnante della ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] .
Il documentario moderno degli anni Sessanta. ‒ Il suono in presa diretta. Nel 1960 si assistette a una rivoluzione te-cnica in simbiosi con le esigenze creative. Il francese A. Coutant modificò con M. Mathot la macchina da presa 16 mm della Éclair ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] questo punto d'arrivo dicendo che il 'cinematografo' diventa finalmente 'cinema'; quel che si crea è un vero e proprio luogo di simbiosi, e cioè "un sistema che tende a integrare lo spettatore nel flusso del film" e insieme "un sistema che tende a ...
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simbiosi
simbïòṡi s. f. [dal gr. συμβίωσις «convivenza», comp. di σύν «con, insieme» e βιόω «vivere» (der. di βίος «vita»)]. – 1. In biologia, termine generico per indicare varî modi di convivenza tra organismi di specie diversa, animali o...
simbiotico
simbïòtico agg. [der. di simbiosi; cfr. gr. συμβιωτικός «che fa vita comune»] (pl. m. -ci). – Della simbiosi, che si riferisce alla simbiosi: associazione simbiotica.