POLISILLOGISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico (derivante dal greco πολύς "molto", quale suffisso indicante la pluralità, e συλλογισμός "sillogismo") adoperato in logica formale per designare la [...] premessa maggiore del sillogismo seguente ("episillogismo"). Il polisillogismo non è, quindi, che una sezione, più vasta di quella elementare costituita dal sillogismo, dell'universale processo deduttivo dell'apodissi (cfr. apodissi; sillogistica). ...
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schema
Dal gr. σχῆμα «forma, aspetto, configurazione», der. da un tema di ἔχω «possedere, avere». Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà di un problema, di un fenomeno, [...] aspetti per cui gli atomi differiscono fra loro. In partic., nella sillogistica (➔ sillogismo) aristotelica, ciascuna delle classi fondamentali dei tipi sillogistici, caratterizzate dalla posizione del termine medio nelle premesse, che nel latino ...
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INFERENZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato, al pari di quello equivalente d'illazione, per designare ogni forma di deduzione (v.) onde si dimostri la logica conseguenza da una verità a un'altra [...] inferre, nel senso di "far trascorrere, passare" il ragionamento da un concetto all'altro). La dottrina dei possibili modi d'inferenza o illazione s'identifica quindi con quella delle forme deduttive e cioè sostanzialmente con la sillogistica (v.). ...
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MEDIAZIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel suo significato filosofico, il concetto di "mediazione" ha origine nell'uso greco, e particolarmente aristotelico, dei termini μέσος "medio" e ἄμεσος "immediato". [...] in ognuna delle due premesse, determina la loro sintesi nella conclusione. Ogni conoscenza derivata dall'apodissi sillogistica è perciò conoscenza "mediata", opposta a quella, prodotta da una pura intuizione intellettuale, delle "premesse immediate ...
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Studioso di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Tra i maggiori esponenti della cosiddetta Scuola logica polacca, svolse importanti ricerche sulla logica aristotelica e stoica. Considerando insoddisfacente [...] giungendo a una netta distinzione tra la logica peripatetica ("logica dei predicati o delle classi" che si svolge nella sillogistica) e la logica megarico-stoica (in cui individua aspetti che possono riportarsi alla logica proposizionale e a temi di ...
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Rapporto di somiglianza tra due oggetti; e tale, in particolare, che ad esso possa applicarsi l'argomentazione mediante la quale, dall'eguaglianza o somiglianza constatata tra alcuni elementi di tali oggetti, [...] Platone, il concetto di analogia assume più determinatamente questo ultimo significato in Aristotele, nella cui logica la forma sillogistica dell'"esempio" (παράδειγμα: cfr. Analyt. priora, II, 24; Rhetor., I, 2, 1357 b, 25 segg.) coincide con quella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] latte” è sia la conseguenza dell’essere gravida, sia il segno della gravidanza; inoltre è il termine medio nello schema sillogistico (“essere gravida si predica di chi ha latte”, “avere latte si predica di questa donna”, “essere gravida si predica di ...
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necesse
Latinismo ricavato dal linguaggio della logica scolastica; in Pd XIII 98 e 99 sta per " proposizione necessaria ". Propriamente n. è un ‛ modo ' che, insieme con ‛ possibile ', ‛ impossibile [...] la necessità del rapporto tra le realtà indicate dai termini. Nel passo ricordato D. allude a un problema della sillogistica modale: date come premesse due proposizioni modali, una necessaria l'altra contingente, ci si chiede se si possa avere ...
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NEGAZIONE (fr. négation; sp. negación; ted. Verneinung; ingl. negation)
Guido CALOGERO
Filosofia. - Il latino negatio corrisponde, già nella terminologia logica di Boezio, all'ἀπόϕασις della logica aristotelica, [...] congruenza. Ma il carattere illusorio di questa parità (dimostrato dal resto dalla stessa costituzione intrinseca della sillogistica aristotelica, che in concreto considera sempre la negatività del predicato come un'alterità indeterminata) viene a ...
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Naturalista, matematico e filosofo (Lubecca 1587 - Amburgo 1657); godette di altissima stima tra i contemporanei. In contrapposizione alle dottrine scolastiche, fu fautore del metodo sperimentale e matematico, [...] dell'avvento della logica simbolica moderna (significativi soprattutto gli ampliamenti della teoria della deduzione sillogistica). Opere principali: Logica Hamburgensis (1638), De principiis corporum naturalium (1642), Isagoge phytoscopica (1678 ...
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sillogistica
sillogìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sillogistico]. – Parte della logica elementare che studia i varî tipi e il valore logico (validità o non validità) dei sillogismi; fu trattata per la prima volta da Aristotele,...
sillogistico
sillogìstico agg. [dal lat. syllogistĭcus, gr. συλλογιστικός, der. di συλλογισμός «sillogismo»] (pl. m. -ci). – Di sillogismo, di sillogismi, basato su sillogismi: forma s. di un’argomentazione; procedimento, metodo sillogistico....