sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] due, assunte come premesse, si possa dedurre una conclusione (per es., «tutti gli uomini sono mortali, tutti i Greci sono uomini, quindi tutti i Greci sono mortali»); un ragionamento condotto con un s. ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] opere circolarono unite dal 9° sec., stabilmente dal 12° sec.), i commenti di Boezio a esse e le sue opere sui sillogismi categorici e ipotetici (questa ultima tramanda la dottrina di Teofrasto e degli stoici) e sui topici; i Topica di Cicerone, il ...
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Nella logica aristotelica, il processo di prova della validità di una proposizione mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per [...] fondamentale strumento il sillogismo. L’inizio dell’a. non può essere fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni singola deduzione: Aristotele pone quindi all’origine le premesse immediate, ‘principi’ dell’a., che ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] cui si riferiscono le proposizioni: è questa l’interpretazione di Aristotele che identifica la d. con il sillogismo, inteso come la derivazione di una proposizione (conclusione) da un’altra proposizione (premessa) basata sulla struttura sostanziale ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale [...] più compiuta trattazione nella sillogistica aristotelica (➔ sillogistica); se la direzione è inversa, si ha il r. induttivo (➔ induzione). Dato però il maggior rigore logico della deduzione, come r. per eccellenza è talora considerato il sillogismo. ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] il senso di criterio di ricerca applicato al discorso persuasivo basato su premesse probabili anziché universalmente vere (sillogismo retorico). I l. vengono distinti in comuni (gr. κοινοὶ τόποι, lat. loci communes), ossia generali, indipendenti dall ...
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logica paraconsistente
Claudio Pizzi
Termine coniato dal filosofo peruviano Francisco Mirò Quesada con cui si indica qualsiasi logica in cui non compare il cosiddetto principio di esplosione A∧←A⊦B, [...] . L’abbandono della legge di Scoto comporta il rifiuto di altri principi classici a essa correlati, per es., la regola del sillogismo A∨B, ←A⊦B, quella ⊦B →A e quella di doppia negazione ←←A ⊦A. Le applicazioni della logica paraconsistente sono varie ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] retta conoscenza, la natura della conoscenza valida, la logica dell'inferenza e, infine, la sua articolazione nel sillogismo costituiscono via via l'elemento centrale del Nyāya, fino a diventare nel Navyanyāya quello esclusivo. Nonostante la presenza ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] in cui si presenta l’unica, infinita sostanza.
Nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, m. del sillogismo sono i vari tipi sillogistici, che in seno a una data ‘figura’ si potevano ottenere a seconda che ciascuna delle ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] dall'universale al particolare, o dal più universale al meno universale: sua forma tipica è il sillogismo. La ricerca dei vari tipi di sillogismi e la distinzione di quelli validi da quelli non validi occupa la maggior parte degli Analitici primi ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. Termine filosofico con cui Aristotele...
silloge
sìlloge s. f. [dal gr. συλλογή «raccolta», der. di συλλέγω «raccogliere insieme» (comp. di σύν «con» e λέγω «cogliere, raccogliere»)]. – Raccolta, spec. di iscrizioni (s. epigrafica), di brani antologici di uno scrittore o di un gruppo...