. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] spregiativo, cosicché la parola divenne nel linguaggio comune sinonimo di ragionamento stravagante o capzioso. Così, dall'indicare una forma logica del ragionare, quella parola giunse a significare la ...
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TERMINISMO
Guido Calogero
. Il latino terminus, "termine", traduce nel linguaggio filosofico medievale il greco ὅρος, di cui Aristotele si serve, nella sua logica, per designare il costituente ultimo [...] singolo noema, infatti, che compaia come soggetto o come predicato in una sintesi predicativa e attraverso questa in un sillogismo o più generalmente in un brano di apodissi dianoetica (cioè di deduzione operata dalla dianoia, l'attività discorsiva ...
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bamalip (anche baralipton, o bramalip, o bramantip)
bamalip
(anche baralipton, o bramalip, o bramantip) Termine mnemonico della sillogistica, designante un modo della quarta figura del sillogismo, [...] in cui, come è indicato dalle tre vocali (A, A, I), entrambe le premesse sono universali affermative (A) e la conclusione è particolare affermativa (I). Per es.: «Ogni uomo è animale; ogni animale è corpo; ...
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instanza
Vincenzo Valente
È latinismo scolastico (instantia traduce il termine aristotelico ἔνστασις), il cui significato tecnico è argomento sillogistico mirante a rovesciare la conclusione di un sillogismo [...] formulato da un contraddittore e, più genericamente, obiezione a riprova della tesi dell'obiettante.
Il termine è della logica aristotelica e da essa traeva il suo significato specifico (cfr. Arist. An. ...
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È una delle forme che, secondo Aristotele, può avere il sillogismo a seconda della sua funzione dimostrativa e della sua posizione nel processo apodittico, e precisamente quella che esso assume quando [...] ad una o ad entrambe le premesse sono aggiunte le prove, e cioè, in forma di entimemi, gli stessi prosillogismi di cui quelle premesse sono le conseguenze (p. es.: "i Siracusani sono Elleni, perché parlano ...
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termine
Lemma che occorre con diverse accezioni, ma principalmente in una accezione logica. In tale senso sono t. il soggetto e il predicato che costituiscono le proposizioni categoriche del sillogismo: [...] conclusione è detto t. minore, il t. comune alla premessa maggiore e alla premessa minore è detto t. medio (➔ sillogismo). La logica medioevale, in modo particolare con Occam e Pietro Ispano, recepì l’uso aristotelico della nozione, ma ne considerò ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] cui si riferiscono le proposizioni: è questa l’interpretazione di Aristotele che identifica la d. con il sillogismo, inteso come la derivazione di una proposizione (conclusione) da un’altra proposizione (premessa) basata sulla struttura sostanziale ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] che deduce una conclusione da principi primi e veri, distinta dal sillogismo dialettico perché produttiva di una conoscenza scientifica, cioè dimostrativa, dell’essenza delle cose attraverso un processo di conoscenza delle loro cause. Tale concetto ...
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SUSSUNZIONE
Guido CALOGERO
. Termine della logica formale, corrispondente al latino subsumptio. Indica l'azione del "sussumere" (subsumere), cioè del ricondurre un noema (ossia un qualsiasi contenuto [...] esso è compreso.
Si può così parlare di "giudizî di sussunzione, o sussuntivi" (il cane è vertebrato) e di "sillogismi di sussunzione, o sussuntivi" (il cane è vertebrato; il vertebrato è animale; il cane è animale), per designare quelle forme ...
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Nella logica aristotelica, il processo di prova della validità di una proposizione mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per [...] fondamentale strumento il sillogismo. L’inizio dell’a. non può essere fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni singola deduzione: Aristotele pone quindi all’origine le premesse immediate, ‘principi’ dell’a., che ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. Termine filosofico con cui Aristotele...
silloge
sìlloge s. f. [dal gr. συλλογή «raccolta», der. di συλλέγω «raccogliere insieme» (comp. di σύν «con» e λέγω «cogliere, raccogliere»)]. – Raccolta, spec. di iscrizioni (s. epigrafica), di brani antologici di uno scrittore o di un gruppo...