saṃprasāraṇa Nella terminologia dei grammatici indiani, l’emergenza di una vocale omorganica al posto di una consonante (y, v, n, m, r) quando per ragioni morfologiche è soppressa la vocale immediatamente [...] a quatio; tigillum < *tigin-lom < *tign̥-lom, rispetto a tignum), nonché estensivamente, per indicare lo sviluppo di una vocale di sostegno alle sonanti r̥, n̥ ecc., che divengono consonanti (per es., la -i- della seconda sillaba di tigillum). ...
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. È uso di antica tradizione dare questo nome al frazionarsi dell'unità di tempo in due o più suoni. Tale denominazione ha avuto origine dall'immagine del fiorire che i suoni ricordano nel loro succedersi [...] i due inni delfici, l'iscrizione sepolcrale di Seikilos, uno stasimo, giunto solo in parte, dell'Oreste euripideo. Il gusto di frazionare la sillaba lunga in più suoni, fino a cinque e sei, si propagò tra i Greci nel sec. V e venne subito seguito da ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] Vṛttajātisamuccaya (Raccolta di metri vṛtta e jāti). Il vṛtta è un verso il cui metro è regolato dal numero e dalla posizione delle sillabe in ciascun quarto della stanza, mentre la jāti è un verso il cui metro è regolato dal numero di more (mātrā) e ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] es.ca), che in posizione iniziale (lo sposo > los.po.so); in ambedue i casi la sillabazione diverge da quella ortografica che assegna a una stessa sillaba l’intera sequenza /s/+ C (ro.spo).
Lo scenario non è tuttavia esente da problemi; cruciale è ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] un certo numero di concordanze fonetiche, di cui la più caratteristica consiste nell'accento fortemente espiratorio e fisso sulla sillaba iniziale; ma tali concordanze, verificatesi senza dubbio in un tempo in cui tra le due lingue non esisteva alcun ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] due tipi di infiniti in -ere: quelli che hanno l’accento sulla desinenza (temére) e quelli in cui l’accento cade sulla sillaba precedente (crédere). Si aggiunge poi il tipo in -rre (porre, dal lat. ponĕre; dedurre dal lat. deducĕre) che deriva dall ...
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libito
Antonio Lanci
Dal latino libitum, " ciò che piace "; ricorre due volte nella Commedia: If V 56 [Semiramide] A vizio di lussuria fu sì rotta, / che libito fé licito in sua legge, cioè " dichiarò [...] due termini e collocandoli nel verso in modo che ricevessero entrambi l'accento (l'uno secondario e l'altro principale) sulla prima sillaba. Cfr. anche Pd XXXI 42 tra esso [lo stupore] e'l gaudio mi facea / libito non udire e starmi muto, cioè " mi ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] : così una in una squadra e in un’ancora. In caso di apocope vocalica, invece, la caduta della vocale o della sillaba finale di parola avviene o per troncamento in diacronia (producendo forme ossitone come libertà, città e virtù derivate dalle forme ...
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tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] 85), 9 con ‛ e tu ' (III 88), 6 con ‛ ma tu ' (I 76) e 3 con ‛ or tu ' (XXXII 88).
Dei 22 versi in cui tu è nella terza sillaba, 4 cominciano con ‛ come tu ' (If VI 54), 6 con ‛ e / ma / or se tu ' (X 82) e 2 con ‛ ciò che tu ' (XXVI 74, Pd XXXIII 35 ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] [ˈvɛŋti]; la distinzione è neutralizzata in [ˈpeska], che è sia «frutto» che «attività del pescare». La /e/ in sillaba aperta, chiusa da consonante nasale, e nel dittongo /je/ tende a chiudersi: [ˈbene], [ˈteŋpo], [ˈpjede]. Tendono alla realizzazione ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...