L’insieme delle metodologie di manipolazione, controllo e studio delle proprietà che la materia manifesta sulla scala delle lunghezze molecolari o nanometriche. Le ricerche nel campo delle nanotecnologie, [...] del regno della vita, come potrebbero essere gli acidi nucleici, o quelle tipiche di altre discipline, come il silicio per l'elettronica. Questa dissoluzione tra i confini classici delle discipline ha anche il suo corrispettivo nella produzione di ...
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nanoelettronica
Sergio Carrà
Settore dell’elettronica moderna che studia le proprietà e i metodi di fabbricazione di dispositivi elettronici aventi dimensioni dell’ordine del nanometro. Si tratta di [...] molecolare coinvolge tutti i livelli della ricerca, dalla chimica alla fisica del trasporto elettronico all’ingegneria del software, per cui non è facile prevedere i tempi richiesti per la reale affermazione della nanoelettronica.
→ Silicio ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] da vapore assistita da plasma, con la quale è possibile preparare ricoprimenti sottili di materiali refrattari, quali nitruro di silicio o diamante.
S. mediante microonde. Questo metodo di s. introdotto verso la metà degli anni 1980, si basa sull ...
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rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] I 462 d. ◆ [FSN] R. a scintillazione: v. rivelatori di particelle: V 61 e. ◆ [FSN] R. a semiconduttori (in partic. a germanio e a silicio): v. rivelatori di particelle: V 66 e. ◆ [LSF] R. a soglia: r. che dà un segnale d'uscita soltanto se una delle ...
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trasformatore
trasformatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di trasformare (→ trasformata) "che trasforma"] [LSF] Nome generico di dispositivi che servono per trasformare una grandezza fisica in un'altra [...] magnetico costituito da un nucleo, di forma chiusa (a sezione rettangolare o quadrata, o toroidale), di lamierini di ferro-silicio (nell'elettronica si usano materiali magnetici dolci più pregiati e anche ferriti), su una porzione del quale è un ...
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Il termine e. fu introdotto intorno al 1940 per indicare quella parte della scienza elettrica dedicata allo studio dei fenomeni associati al moto di fasci di elettroni nel vuoto e nei gas (American standard [...] dei circuiti integrati, identificabile con il numero di componenti che è possibile realizzare sulla stessa lastrina di silicio (chip) e il miglioramento delle prestazioni dei dispositivi. Si è arrivati a realizzare circuiti integrati che contengono ...
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silicio
silìcio s. m. [lat. scient. silicium, der. del lat. class. silex silĭcis: v. silice]. – Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico: mai libero...
silicato
s. m. [der. di silice, silicio]. – 1. Denominazione generica di un gruppo di minerali molto comuni ed estremamente diffusi come costituenti della maggior parte delle rocce della superficie terrestre, di origine generalm. magmatica,...