DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] secolo: come interprete sul mare della politica imperiale e come signore di Genova. L'uomo grave e appassionato che fu 1897, ad Indicem; A. Neri, A. D. e la corte di Mantova, Genova 1898; G. Manfroni, Le relazioni fra Genova, l'Impero bizantino e ...
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CELESTINO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione [...] della Torre che undici anni dopo avrebbe gettato le fondamenta della signoria della sua famiglia su Milano. Il podestà non riuscì ad Negrini, Elogi histor. di alcunipersonaggi della famiglia Castigliona, Mantova 1606; molto raro (è poco utile) V. ...
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ALESSANDRO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Rinaldo, figlio di Filippo, feudatario di lenne (nel territorio di Subiaco, in diocesi di Anagni), nacque negli ultimi anni del sec. XII. Membro di una delle [...] tra la seconda lega lombarda e l'imperatore.
Giunto a Mantova il 19 giugno, Rinaldo non tardò a rendersi conto della particolare E. Dupré Theseider, Roma dal comune di popolo alla signoria pontificia,Bologna 1952, pp. 34-86; per l'atteggiamento di ...
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Alberti
Alberti Leon Battista (Genova 1404 - Roma 1472) architetto e letterato italiano. Discendente di una nobile famiglia fiorentina costretta all’esilio per ragioni politiche, fu ingegno universale [...] si trasferì a Firenze (dopo la revoca da parte della signoria del bando che aveva colpito la sua famiglia) e nel 1432 fino al 1464, vivendo tra Roma, Ferrara, Bologna, Firenze, Mantova e Rimini. Fra le sue opere di argomento artistico e matematico ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] a garantire la libertà di movimento concludendo accordi commerciali con i signori e i comuni vicini: Treviso, Padova, Ravenna, il Patriarcato, Verona, Mantova, Bologna, Ancona, Brescia, Milano... I trattati, che rispondevano a obiettivi analoghi ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] fu nominato agli incarichi di "avvocato per ogni corte" e signore di notte a Creta, a garantire per la sua condotta loro origine nella fusione di due antichi clans nobiliari, uno di Mantova, l'altro della Slavonia, che erano stati tra i fondatori ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] scese a 207.110 ducati. Negli anni del conflitto, dunque, la Signoria raccolse per lo meno 1.811.110 ducati: vale a dire una media lo Stato: la guerra stava imperversando ai confini con Mantova, e le truppe veneziane non davano certo segnali di ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] in Storia di Piacenza, II, Dal vescovo conte alla Signoria, Piacenza 1984, pp. 435-601; D. Mauro ; altre sepolture più tarde si trovano (Fiorio Tedone, 1986) a Verona (sec. 7°), a Mantova (sec. 7°-8°), ancora una volta a Milano in S. Tecla (sec. 9°) e ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] . A sinistra dell’altare è pronto il posto per doge e signoria, e su di esso c’è un’immagine della Vergine. Vicino , Il viaggio in Italia di Enrico III e le feste a Venezia, Ferrara, Mantova e Torino, Roma-Torino-Napoli 1890, p. 300 (si v. anche alle ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] in Zecca s'azzardasse a coniare moneta senza "che per i signori dell'officio li fosse dada nell'officio", sotto pena di un l'argento aveva preso la strada di Milano, Genova, Lione, Mantova, Ferrara, Bologna, dove veniva pagato di più, cosicché la ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...