Successe, come quinto e ultimo duca di Ferrara, nonché di Modena e Reggio, al padre Ercole II, il 3 ottobre 1559. Era nato a Ferrara, il 28 novembre 1533, da Renata di Francia, figlia di re Luigi XII e [...] 1572), e Margherita Gonzaga, figlia di Guglielmo duca di Mantova e Monferrato, che gli sopravvisse; non ebbe invece denaro), che indebolì l'antico affetto di Ferrara per i suoi signori. E in mezzo a questi splendori non manca anche qualche tratto ...
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Città nella parte bassa della provincia di Reggio nell'Emilia, a 33 m. s. m. e con 3621 ab. Ha forma quasi quadrata, con vie larghe, costeggiate - le principali - da portici. Ha un convitto nazionale, [...] si ritirava prima in Gonzaga e poi in Mantova, dove moriva poveramente nel 1645. Don Giberto ritentò Pa. Modena e Parma, V (1869), pp. 77-109; M. Melchiorri, Vicende della Signoria di Ghiberto da Correggio in Parma, in Arch. stor. p. le prov. parm., ...
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. Antica famiglia di Pavia, tuttora vivente, d'origine incerta. Personaggi storici di questa famiglia appaiono solo nel sec. XII. Nel 1180, un Lanfranco B. è podestà di Tortona. Un Murro (altri Moro) verso [...] e di Como per due volte, di Milano (1325), di Bergamo, di Mantova, di Vercelli, di Lucca, di Genova, di Asti. Di lui rimane un dopo la rovina di Giovanni di Boemia, di poter costituire una signoria indipendente a cavaliere del Po, tra la Sesia e il ...
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Letterato, soldato, politico, patriota e cospiratore fu il tipo più completo e più puro di quella minoranza del patriziato napoletano, colta, progressista e amante del suo paese, che con i migliori elementi [...] col valore dimostrato nella sorpresa di Cremona e all'assedio di Mantova. Seguì poi il principe a Vienna, e con lui e l'indipendenza da lui sospirata, e procurò che almeno la nuova signoria recasse quel maggior bene che poteva. A questo fine si recò ...
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LONATO (A. T., 20-21)
Carlo Guido MOR
Pompilio SCHIARINI
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Importante borgo della provincia di Brescia, situato a 188 m. s. m., a SO. del Lago di Garda, nelle colline moreniche che chiudono il lago [...] questa terra si reggesse in parte con ordinamenti proprî. La signoria del vescovo di Verona, però, fu già dal 1167 Erano oltre 50 mila Austriaci, che muovevano alla liberazione di Mantova sotto il comando del vecchio generale alsaziano D. L. Wurmser, ...
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Nome della dinastia marchionale dell'Emilia e della Toscana, sorta sotto l'egida degli Ottoni nella seconda metà del sec. X, finita sui primi del XII.
La cavalleresca difesa della vedova di re Lotario, [...] falsa notizia della morte della contessa suscitò la sollevazione di Mantova, subitamente domata dalla quasi spirante eroina); e si riuscendo, attraverso le fazioni comunali, ad afferrare la signoria.
Secondo la teoria prevalente (da poco messa in ...
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MICANZIO, Fulgenzio
Rosario Russo
Nacque a Passirano, l'8 giugno 1570. Fece i primi studî a Brescia nel monastero dei serviti e, giovanissimo, indossò l'abito talare. Dal 1590 proseguì gli studî a Venezia, [...] Pinelli, nella quale conobbe il Galilei. Nel 1597 fu chiamato a Mantova a insegnare teologia e vi rimase tre anni. Nel '600 Sarpi, divenuto teologo di stato, per sostenere le ragioni della signoria contro la curia, lo chiamò al suo fianco a Venezia. ...
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OSTIGLIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Bruno Nardi
Comune della provincia di Mantova, il cui abitato si sviluppa lungo la riva del Po, di fronte a Rovere. È essenzialmente un centro agricolo, ma [...] che, dopo la pace del 1339, segna la rapida decadenza della signoria di Verona. Finita la signoria degli Scaligeri, Ostiglia fu venduta da Gian Galeazzo Visconti ai Signori di Mantova, e quindi ritolta ad essi. Dopo il 1406, fu stabilmente posseduta ...
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MICHIEL
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana che ebbe una parte preponderante nella storia dei primi secoli della repubblica di Venezia. Anche dopo superata la fase, durante la quale pareva che la dignità [...] Ossero, con Leonardo, fratello di Niccolò; infine la signoria di Paso, con Domenico, che era fratello di 1408), all'acquisto di Patrasso (1409), alla lega col marchese di Mantova (1415), alla legazione di Costanza (1416), all'impresa del Friuli ...
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. Indicò in molti comuni italiani del Medioevo (Siena, Modena, Mantova, Genova e specialmente Firenze) l'ufficiale preposto agli organi che ora si direbbero di pubblica sicurezza. Il nome si fa derivare [...] e la notorietà, era un ufficiale, di regola forestiero, al seguito del podestà, e dipendente da lui o direttamente dalla Signoria. Abitava con i suoi famigli, di numero variabile, secondo le necessità, nel palazzo del podestà, che anche ora porta il ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...