I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] usati per creare un senso di attesa, introdurre una reticenza o un’allusione, o lasciare sottintesa una parte del significato.
I puntini sospensivi appartengono al gruppo di segni di ➔ punteggiatura, come parentesi, lineette e virgolette, il cui uso ...
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Nome ebraico di Dio. La forma del nome, che dagli Ebrei non è pronunciato, è nota da adattamenti greci (’Ιαουαί presso Clemente Alessandrino, ’Ιαβέ presso Teodoreto). La scrittura consonantica Yhw, Yh, [...] aramaici dei Giudei di Elefantina, fa supporre una pronuncia Yahō, Yā, Yō, attestata del resto anche dai nomi teofori. Il significato resta tuttora oscuro; la spiegazione biblica (Esodo 3, 14: «Io sono colui che sono») va considerata come il riflesso ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] che caratterizzano le espressioni linguistiche assegnando a esse un'organizzazione strutturale che ne determina il suono e il significato (Chomsky 1988).
La f. specifica le condizioni generali del rapporto fra proprietà articolatorie e acustiche dei ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] come ➔ iperonimi di casi di interesse giuridico, di cui un esempio è fatto, che nell’uso tecnico assume il significato di «qualsiasi comportamento umano che abbia rilevanza giuridica»:
(8) Salvo che la legge disponga altrimenti, il diritto di querela ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] gruppo di nomi (➔ nomi) che, avendo subito un processo di derivazione da una parola di base, hanno assunto un particolare significato. Descrivere questo significato però non è cosa facile (come s’è avuto modo di mostrare in altri studi, di ambito sia ...
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Glottologo (Nagyszentmiklós, Banato, 1750 - Pest 1807); scolopio (1769-94), poi prete secolare, dal 1802 fu prof. di lingua e letteratura ungherese nell'univ. di Pest. Di grande importanza le sue Antiquitates [...] un ferrato commento filologico e linguistico al più antico documento della lingua ungherese, il cosiddetto "Discorso funebre". Un significato peculiare ha la sua Elaboratior grammatica hungarica (2 voll., 1803-06, e un terzo vol. pubblicato postumo ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] c'è un solo fonema in base a considerazioni fonetiche o che ce ne sono due in base ai due possibili significati? Il rapporto col significato (diretto o implicito che sia) non risulta perciò biunivoco.
La f. generativa è capace invece di spiegare le ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] natura, agire da soggetto e da complemento di ogni tipo, e così via) ma ha la struttura argomentale (➔ argomenti) e il significato del verbo:
(40) il suo continuo gridare ingiurie gli ha portato via la voce
(41) nel suo viaggiare per il mondo si ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] Felice 1978). Anche il cognome ligure Pittaluga è un antico soprannome, composto dal ligure pità «beccare» e üga «uva» e ha il significato di «che becca, pilucca, mangia l’uva» o anche «che ruba l’uva nei vigneti».
Un altro tratto interessante è la ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] costituita da formule di saluto (che Sobrero 1995: 457 propone di chiamare salutemi), importanti non tanto per il significato referenziale che veicolano ma per quello sociale e culturale: buongiorno e buonasera, ad es., non presuppongono la volontà ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...