Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] sua scuola e da W.V.O. Quine che, considerando non scientifico l’appello alle nozioni mentali nella teoria del significato oltre che in psicologia, ha avanzato argomenti a favore del comportamentismo di B.F. Skinner. Più recentemente, una ripresa del ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] è stata proposta da P. Schmitz (1990) allorché definisce la natura come 'residuo' irriducibile il cui sacrificio non può che significare la nostra morte. Il concetto di natura ricollega l'etica filosofica di stampo classico alla teologia, e non solo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] ' in questo caso? Per me, un'ipotesi è un'affermazione, la cui verità deve essere momentaneamente presunta, ma il cui significato deve essere determinato senza alcun margine di ambiguità. L'affermazione di cui sopra mi sembra invece, in sé, priva di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] l’incarico di dipingere la Battaglia di Anghiari nella Sala grande di Palazzo Vecchio. Era un’opera di evidente significato politico e civile, che celebrava in un episodio bellico del Quattrocento la potenza della repubblica fiorentina: ma anch’essa ...
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Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] come un'estensione della logica modale. Lo studio logico del discorso normativo lo condusse poi da un lato ad affrontare il significato della nozione di norma, dall'altro a fondare una "logica del mutamento", sulla cui base delineare una "logica dell ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] Un concetto ‒ scriveva ‒ che un tempo aveva indicato una via recta et compendiaria, ma che i dialettici avevano adoperato per significare l'ordine di esposizione più preciso e diretto, secondo la definizione che egli stesso proponeva: "Il metodo è l ...
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tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] verso il riscatto e il ritorno a Dio nella vita eterna. La linearità del tempo conferisce così una direzione e un significato al tempo storico, inteso come processo il cui fine ultimo è la salvezza e l’eternità dell’anima.
Soggettività e oggettività ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] in quanto espressione di una volontà obiettiva di ordine propria dello Stato. Tra i valori che concorrono a formare il significato globale del d. va anche ricordato il principio della certezza del d., secondo cui ogni individuo deve essere messo in ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] degli oggetti (incluse le parole) a livello presemantico, vale a dire a un livello che non implica l’accesso al loro significato. Le sue operazioni sono disconnesse dalla coscienza e i suoi prodotti non forniscono la base per il riconoscimento o la ...
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SCHMITT, Carl
Antonio Punzi
Filosofo del diritto tedesco, nato a Plettenberg (Westfalia) l'11 luglio 1888, morto ivi il 7 aprile 1985. Professore nelle università di Bonn, Colonia, Berlino, è stato [...] , ogni ordinamento concretamente valido riposa non su una norma ma su una decisione, giacché ogni norma, per avere significato e operare in maniera efficace, presuppone un ordine stabilito, una situazione di normalità che dev'essere posta in essere ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...