L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] ), o un possessore (Maria ha un gatto) e così via, con un’analisi che prende in considerazione le relazioni di significato (chiamate ruoli semantici o ruoli tematici) che una voce lessicale, in questo caso un verbo, assegna ai propri argomenti. Si ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] all’interno dei quali si distinguono almeno i seguenti tipi:
(a) alto grado di affinità semantica tra i due significati (per es., distanza in geometria);
(b) condivisione di un tratto semantico (per es., connesso in matematica);
(c) completa assenza ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] come nel caso di LASER, light amplification by stimulat-ed emission of radiation), al loro uso cioè come parole senza curarsi del significato degli elementi costitutivi. È noto di cosa si occupi l’ANAS, sono noti ABS e ADSL, TAC e PET, meno chiaro è ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] di ordine formale e/o semantico, cioè in base a caratteristiche (fonologiche o morfologiche) del significante e/o a proprietà del significato, vale a dire del referente. In italiano sono largamente prevalenti i criteri di ordine formale.
Visto ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] latino ancora da nomi flessi (Marc-ī, caso genitivo; tot-ō cord-e, caso ablativo). Dal punto di vista del significato grammaticale, il fatto di trovarsi al nominativo in una frase transitiva dà al referente di pater ruolo di agente e, rispettivamente ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva che segue l’a capo comincia con un rientro tipografico.
Sinonimo di a capo è capoverso, talvolta confuso con paragrafo (per via dell’inglese paragraph): questo termine, oltre che il segno grafico, ...
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CANCELLARE O SCANCELLARE?
La forma scancellare è derivata da cancellare tramite l’aggiunta del prefisso ➔s-. Tra scancellare e cancellare c’è lo stesso rapporto che lega sbattere a battere, scacciare [...] l’ha ritenuta a torto una forma sbagliata, considerando il prefisso s- negativo e quindi ridondante rispetto al significato del verbo cancellare. Anche se immotivata, la condanna delle grammatica scolastica ha pesato sull’uso corrente, che oggi ...
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GENERE PROMISCUO
I cosiddetti nomi di genere promiscuo (detti anche, insieme ai nomi di ➔genere comune, o epicèni) sono nomi di animali che hanno un’unica forma, maschile o femminile, per indicare sia [...] del leopardo
Ci sono anche nomi promiscui che non indicano animali, ma persone
una persona
un medico
un testimone
una vittima.
VEDI ANCHE femminile dei nomi; femminile, forme particolari del; alternanza di genere e di significato; plurali doppi ...
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economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] cambio di genere in accrescitivi e diminutivi (una stanza - uno stanzone). In qualche caso gli alterati assumono un significato diverso da quello del vocabolo originario (per es. cartone e cartuccia rispetto a carta). Gli aggettivi alterati con ...
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Slavista e filologo croato (Varaždin 1838 - Vienna 1923); dopo aver insegnato nel ginnasio di Zagabria, definì (1866) con F. Rački lo statuto dell'Accademia di Iugoslavia, di cui rimase uno degli esponenti [...] , 1867), su Crisaneo (Život i rad Jurja Križanica, 1917), e contributi originali su diversi argomenti di filologia, filosofia, linguistica, storia della cultura, ecc. La sua opera ha avuto per gli Slavi meridionali un notevole significato nazionale. ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...