Dialettologo svizzero (Neuveville, Berna, 1854 - Cergnaux-sur-Gléresse, 1926); prof. di dialettologia gallo-romanza all'École des hautes études di Parigi. Promosse il metodo della geografia linguistica, [...] più importante che scaturisce dalla sua attività è il principio di ordine generale che ogni fenomeno linguistico locale non ha significato nell'indagine se non è concepito in una lotta viva di azioni e di reazioni con altri fenomeni delle aree ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] indoeuropeo, ad esempio all'illirico, è impossibile. Non ci sono che due possibilità: o Veneti è una parola indoeuropea con un significato paragonabile a quello di āryās, cioè i "nobili", o è una parola preindoeuropea, della quale cercheremo il ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] destra verso sinistra, parola per parola. Ancor più raramente si sono dati giochi in cui uno scritto inverte il suo significato se viene letto dal basso verso l’alto, riga per riga.
➔ Italo Calvino, infine, aveva progettato un palindromo di funzioni ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] altro verbo all’infinito, il verbo modale costituisce l’elemento reggente, mentre il verbo all’infinito, pur esprimendo il significato principale del predicato verbale, è l’elemento retto.
Sul numero e sulle peculiarità dei verbi modali non c’è pieno ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] di uso medio (➔ colloquiale, lingua), è però diffusa la tendenza a estendere l’uso del che, con significato generico, anche come introduttore di subordinate che nell’italiano standard avrebbero più spesso congiunzioni subordinanti semanticamente più ...
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ASPETTO VERBALE
L’aspetto è una caratteristica del verbo che fornisce alcune informazioni supplementari sull’azione descritta: la sua durata; se si è conclusa, si sta svolgendo o si sta per svolgere; [...] );
– aspetto durativo, quando l’azione dura nel tempo (dalle dodici alle tredici si mangia la minestra).
• Il significato stesso di alcuni verbi può indicare la durata dell’azione:
– cadere, entrare, colpire esprimono un’azione momentanea, cioè ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] sonno nell’esempio precedente. Del pari, esistono una varietà di lemmi (➔ lemma, tipi di) che operano con quello specifico significato solo con negazione: non poter vedere (qualcuno: non lo posso vedere; poter vedere qualcuno non è la forma positiva ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] siccome e dell’ultima subordinata condizionale è costruito tramite l’aggiunta di due proposizioni.
Dal punto di vista del significato, l’ampia classe dei connettivi può essere articolata secondo il tipo di relazione logica che essi indicano. Tra le ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] perdita di identità e di un rimescolamento di idiomi e valori (Biondo Flavio, De verbis), e il suo significato connesso agli effetti perniciosi della mescidanza linguistica (➔ Leon Battista Alberti romanae locutionis, XXV, 110, Libri della famiglia ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] permette di leggere senza sforzo testi antichi della propria lingua e di capire senza un particolare studio il significato di parole dotte in altre lingue, dall’altra i vantaggi di una maggiore corrispondenza dell’o. alla pronuncia attuale ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...