PREDICATO NOMINALE
Il predicato nominale è formato dall’unione di due elementi:
– una voce del verbo essere o di un altro verbo ➔copulativo
– un nome o un aggettivo che completa il significato del verbo [...] e nello stesso tempo si riferisce al ➔soggetto della frase e svolge la funzione di complemento ➔predicativo del soggetto
Il mio numero preferito è il 7
Mio padre era un pilota d’aereo
Alberto è diventato ...
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ABBRIVO O ABBRIVIO?
Sono corrette entrambe le forme. Quella più antica e più frequente nella storia dell’italiano è abbrivo, sostantivo derivato a ➔suffisso zero dal verbo abbrivare, che ha il significato [...] sia di ‘mettere in moto’, sia di ‘acquistare velocità’.
Oggi però abbrivio (variante dovuta forse a un incrocio con la parola avvio) risulta molto più frequente, soprattutto nelle espressioni figurate ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] al momento stesso in cui la nuova parola viene appresa: l’utilizzazione che se ne fa finisce con il delimitare e precisare il significato che ciascuna di esse assume.
Il l. interiore è un l. senza suono, che costituisce in parole mentali la forma del ...
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Grande famiglia di lingue indigene dell’America Settentrionale. La denominazione è stata creata artificialmente dai linguisti affiancando le due voci che nei due gruppi in cui si articola questa famiglia [...] hanno il significato di «due», il maidu pen e il costaño uti-n. Il primo gruppo comprende il wintun, parlato nella California nord-occidentale, il maidu, della California nord-orientale, e lo yokuts, nella parte inferiore della pianura californiana; ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] precise la cui individuazione viene spesso facilitata dal confronto con l’italiano. L’ordine degli elementi nelle frasi LIS è significativamente diverso da quello dell’italiano parlato anche in altri casi. Per es., sia il verbo sia la negazione sono ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] sia come aggettivale che come avverbiale (cfr. l’es. 4). Nel caso di locuzioni verbali che contengano verbi di significato ampio (avere, essere, andare) ci si può inoltre chiedere se sia opportuno considerare il predicato come parte integrante della ...
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PLURALI DOPPI
Alcuni nomi maschili in -o, oltre al plurale regolare in -i, di genere maschile, ne hanno un altro in -a, di genere femminile. Nella maggioranza dei casi a questa differenza corrisponde [...] ▶ labbri / labbra
lenzuolo ▶ lenzuoli / lenzuola
muro ▶ muri / mura
urlo ▶ urli / urla
In molti casi il plurale maschile ha significato figurato, mentre il femminile viene usato in senso proprio; ma non sempre è così. In mancanza di una regola ...
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Ramo della linguistica che studia le varie realizzazioni, all’interno di diverse lingue o dialetti, o anche all’interno di un’unica lingua, dello stesso concetto, ossia quali significanti corrispondono [...] a uno stesso significato. Le ricerche di o. sono sorte verso la fine del 19° sec., nel campo degli studi neolatini; gli iniziatori sono stati l’italiano C. Salvioni, con il suo Saggio intorno ai nomi della lucciola in Italia (1892), lo svizzero E. ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] opposto ai numeri differenti da uno; l'uso di diversi suffissi di numero a seconda di quello che s'intende significare; i significati del suffisso -tvā (come in kṛtvā, 'dopo aver fatto') e suffissi correlati; lo sphoṭa quale portatore indivisibile di ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] come una valutazione che il parlante fornisce della taglia dell’oggetto o dell’intensità dell’azione. In realtà, il significato dell’alterazione è molto ampio: esso include almeno il valore diminutivo come nei due esempi citati, anche nella variante ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...