Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] . Per il C. solo le asserzioni della scienza, in quanto si riferiscono al dato immediato dell'esperienza, hanno un significato; di qui un compito ristretto assegnato alla filosofia, che sarebbe legittima solo se limitata all'analisi del linguaggio ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] . Koffka, per cui percepire significa sperimentare stimoli, effettuare discriminazioni tra di essi e comporli in un insieme dotato di significato.
Teorie della percezione
Prime teorie
- I primi veri e propri studi sulla p. si possono far risalire al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] possibile svelarne il carattere sofistico ricorrendo non a una più profonda conoscenza delle regole logiche, bensì a un esame del significato e dell’uso delle parole e dei contesti nei quali occorrono (Lorenzo Valla, 2010, pp. 417-42).
La Dialectica ...
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bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] a 'dire', ovvero a definire, in termini logico-concettuali.
Dimensione storica del significato di bellezza
L'impossibilità di determinare una volta per tutte il significato del bello emerge anche dal punto di vista storico. Ogni epoca, infatti, ha ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] sempre più l’idea della validità e utilità dell’antico metodo apodittico, il termine p. torna ad assumere un significato più generico, di motivo fondamentale e intrinseco, o di presupposto generale, di un dato problema o sistema filosofico o ...
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Spirito, buono o cattivo, che nella mitologia pagana presiedeva al destino degli uomini, e anche lo spirito che aveva sotto la sua protezione una città, un popolo, una nazione.
Il Genius era, per gli antichi [...] il talamo nuziale (lectus genialis) e festeggiato nel giorno natalizio del suo protetto. Nell’età imperiale prese sviluppo e significato speciale il culto del G. dell’imperatore. Col tempo ogni comunità, ogni gente, ogni luogo (Genius loci) ebbero il ...
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Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] ogni realtà vera, nella sua immutabilità, incondizionatezza e, conseguentemente, libertà. Il principio acquista così in Š. un significato ontologico, permettendo una visione della realtà dell'uomo come ordinata e tendente a quella realtà totalmente ...
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Nel linguaggio filosofico, termine introdotto dagli Stoici per indicare, in contrapposizione alla ‘definizione’, un discorso riferito all’individualità della cosa di cui coglierebbe i caratteri accidentali. [...] è di radicale differenza; per un’altra corrente che si richiama a G. Frege, secondo cui i nomi hanno un loro significato e entrambi i termini (nomi e d.) individuano il loro oggetto qualitativamente, il rapporto è invece di sostanziale affinità. B ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] 1921), Założenia logiki tradyjcynej ("I presupposti della logica tradizionale", 1927), O znaczeniu wyrażeń ("Del significato delle espressioni", 1930), Sprache und Sinn (1934), Die syntaktische Konnexität (1935), Propedeutyka filozofii ("Propedeutica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] ” (q. 40, a. 1 resp.).
Non sempre quindi la guerra è condannabile, è male, dal momento che è l’intenzione a costituire il significato e il valore dell’azione che l’uomo compie, e se questa è retta, e quindi tesa ad affermare oppure ripristinare la ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...