Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia del linguaggio ordinario" [...] , caratterizzato dalla teoria degli "atti linguistici", per la quale le emissioni verbali significanti sono delle forme di comportamento. Particolare rilievo, in questa teoria, S. ha attribuito ai cosiddetti atti illocutorî, cioè i proferimenti ...
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Filosofo (n. Reichenberg, ora Liberec, 1902 - m. 1988). Membro del Circolo di Vienna si trasferì negli USA, dove ha insegnato (1931-40) alla Jowa Univ. e poi (dal 1940) alla Minnesota University. Nel 1950 [...] ha fondato insieme a W. Sellars la rivista Philosophical studies. Sostituendo il criterio verificazionistico di significato con quello della "controllabilità in linea di principio", ha abbracciato una posizione più liberale nell'ambito dell'empirismo ...
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Mistero
Piero Coda
Il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione
Di mistero si parla in tutte le tradizioni religiose per designare la sfera della vita divina distinta da quella umana.
Il cristianesimo [...] , lo stupore, la bellezza, la sorgente della vita, il destino che ci attende oltre la morte. Per altri viene a significare addirittura il rifiuto della ragione moderna per ritornare a un’immersione vitale in ciò che è semplicemente naturale o per ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] Fife. Fu attivo a Toledo, Parigi, Roma, Bologna, Salerno, Melfi, Palermo e questo percorso permette di cogliere il significato del progetto scientifico federiciano, che dal principio della 'corte itinerante' sviluppò l'idea di una rete di relazioni ...
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verificazione
verificazióne [Der. del part. pass. verificatus di verificare (→ verifica)] [LSF] Atto ed effetto del verificare; l'effetto è propr. la verifica, ma questo termine è oggi inteso come sinon. [...] : principio di carattere epistemologico che, nella versione corrente, asserisce che un enunciato ha significato se e solo se è verificabile e che tale significato coincide con la procedura messa in atto per verificarlo (v. epistemologia: II 435 ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] ma diffusosi principalmente per la sua contrapposizione a quello di ‘trascendenza’, e per il significato che tale contrapposizione assunse nel campo della gnoseologia e della metafisica idealistiche. Secondo questa antitesi, ‘immanente’ è ogni realtà ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] di discussione, e di riferimento, è la determinazione del momento in cui il prodotto del concepimento supera il semplice significato di prodotto biologico e acquista, dapprima, quello di essere umano e poi quello etico di ''persona''. La legge non ...
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autoreferenza
autoreferènza [Der. dell'ingl. self-reference "riferimento a sé stesso"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, il carattere riflessivo degli enunciati che affermano qualcosa su sé stessi [...] a sé stessi; tale caratteristica, in quanto si presenta in enunciati che coinvolgono i concetti di verità, di significato, di definizione, di classe o di insieme, è considerata come la causa principale di antinomie, paradossi e contraddizioni ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] attraverso i sensi che definisce l’orizzonte di ciò che possiamo conoscere.
Il pensiero tardoantico e medievale mantenne sostanzialmente i significati platonico e aristotelico di f., e solo nel 18° sec., con la ripresa da parte di D. Hume di alcuni ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] che va dall'i. del mentale all'i. del linguistico. Per Searle, la mente ha una forma di i. intrinseca, il significato (linguistico) ha una forma di i. derivata. La storia biologico-evolutiva non solo comporta "un ordine di priorità nello sviluppo dei ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...