leggere /'lɛdʒ:ere/ v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. "raccogliere"] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). - 1. [prendere conoscenza del contenuto di uno scritto: l. [...] : l. il pensiero di qualcuno] ≈ capire, captare, comprendere, indovinare, intuire, penetrare, scoprire, vedere. c. [associare un significato a segni o scritture convenzionali: l. una formula chimica; l. una radiografia] ≈ ‖ decifrare, decodificare ...
Leggi Tutto
eufemia /eufe'mia/ s. f. [dal gr. eyphēmía, comp. di eu "bene¹" e phēmí "dire"]. - 1. (relig.) [silenzio rituale che, presso gli antichi Greci, si doveva osservare durante la preghiera e il sacrificio]. [...] 2. (crit., non com.) [figura retorica che consiste nel sostituire l'espressione propria con un'altra di significato attenuato] ≈ e ↔ [→ EUFEMISMO (1)]. ...
Leggi Tutto
eufemismo s. m. [dal gr. eyphēmismós, der. di eyphēmízō "dire parole di buon augurio", comp. di eu- "bene¹" e phēmí "dire"]. - 1. (crit.) [figura retorica che consiste nel sostituire l'espressione propria [...] con un'altra di significato attenuato, per es. andarsene per morire] ≈ attenuazione, (non com.) eufemia. ‖ antifrasi, litote. ↔ disfemismo. 2. (estens.) [espressione utilizzata in questo modo] ≈ circonlocuzione, giro di parole, perifrasi. ...
Leggi Tutto
lessema /le's:ɛma/ s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema] (pl. -i). - (ling.) [unità di base del lessico dotata di un significato da cui derivano forme diverse] ≈ parola, unità lessicale, [...] vocabolo, voce ...
Leggi Tutto
letterale (ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. - 1. [che si attiene al significato immediato ed esterno delle parole: senso l. di una frase] ≈ ‖ proprio, ristretto, stretto. ↔ estensivo, [...] esteso, largo, lato, libero. ‖ figurato, metaforico, profondo, recondito, riposto. 2. [di citazione e sim., fatto rispettando ogni singola parola: traduzione, citazione l.] ≈ alla lettera, fedele, parola ...
Leggi Tutto
univoco /u'nivoko/ agg. [dal lat. tardo univŏcus, comp. di uni- e tema di vocare "chiamare"] (pl. m. -ci). - 1. a. (ling.) [che ha un significato solo e ben determinato: i termini scientifici devono essere [...] u.] ≈ monosemico. ↔ polisemico, polisemantico. b. [che non può determinare ambiguità, che non può dar adito a dubbi] ≈ inequivocabile. ↔ ambiguo, equivoco. 2. (matem.) [di funzione matematica che ammette ...
Leggi Tutto
felice agg. [lat. felix -īcis, dalla stessa radice di fecundus, quindi propr. "fertile"]. - 1. a. [che si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri: vivere f.] ≈ appagato, contento, lieto. ↑ beato. [...] la prima occasione opportuna e prendo congedo (G. D’Annunzio); le opere più riuscite di Manolo ci dicono una parola di alto significato (C. Carrà). Ciò che rende felici (o che pertiene alla felicità) è detto anche allegro,lieto,roseo e sereno; gli ...
Leggi Tutto
locutivo agg. [dall'ingl. locutive, lat. locutus, part. pass. di loqui "parlare"]. - (ling.) [di atto linguistico consistente nel produrre un enunciato dotato di significato] ≈ locutorio. ...
Leggi Tutto
locutore /loku'tore/ s. m. [dal lat. tardo locutor -oris "chi parla", der. di loqui "parlare"] (f. -trice), non com. - (ling.) [chi produce un enunciato verbale dotato di significato] ≈ parlante. ‖ emittente. [...] ↔ ascoltatore. ‖ ricevente ...
Leggi Tutto
locutorio /loku'tɔrjo/ agg. [der. di locutore]. - (ling.) [di atto linguistico consistente nel produrre un enunciato dotato di significato] ≈ locutivo. ...
Leggi Tutto
significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio cioè che con queste si trasmette.
Filosofia
Il...
Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria.
Filosofia
Il...