«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] di “teoria della menzogna”, secondo la quale il segno linguistico è «ogni cosa che possa essere assunta come un sostituto significante di qualcos’altro. E quel qualcosa d’altro non deve necessariamente esistere». Ciò si traduce, nell’opera di Calvino ...
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È possibile sistematizzare le riflessioni narrativiste sulla dimensione relazionale del Sé individuando tre diverse funzioni che l’Altro svolge nella creazione narrativa dell’identità personale: l’Altro [...] discrepanza tra l’immagine che una persona ha del proprio Sé e quella che ne ha l’Altro. Significativamente Honneth fa rientrare Sartre nella tradizione filosofica francese della «teoria negativa del riconoscimento», che considera l’Altro come ...
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La recente pubblicazione in Italia del testo di Dan Zahavi Phenomenology: The Basics, nella traduzione Il primo libro di fenomenologia (Einaudi, 2023), costituisce certamente un valido incentivo per tornare [...] nell’ambito di quell’obiettivismo – inteso come idolatria del fatto -, che le ha indotte a smarrire il loro significato autentico, nonché il loro fondamento nella Lebenswelt, ossia nel mondo-della-vita. Questo termine, talvolta equivocato e non ...
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Per osservare l’utilizzo della bestemmia, i social network sono un ambiente molto interessante. I meme, facendo spesso uso della tecnica del fulmen in clausula, del finale inaspettato, trovano nella bestemmia [...] Reloaded: Nom de dieu de putain de bordel de merde de saloperie de connard d'enculer ta mère (non c’è vero e proprio significato referenziale; la traduzione si avvicina a un dio di un cristo di puttana di merda di una baldracca del cazzo di una madre ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] , e non esiste linguaggio presociale. Ciò significa che l’atto linguistico non esiste se non in società e che il significato che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte, per tenerci amico ...
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È il 6 febbraio 1944, Parigi è occupata dalle truppe tedesche sotto il governo di Vichy e al piccolo Théâtre de l’Atelier, incastonato tra le viuzze di Montmartre, va in scena la prima dell’Antigone, di [...] e gli adattamenti dell’Antigone superavano i 1530, per la capacità della tragedia di raccontare storie che non smettono di avere significato, che vanno al di là del momento storico e del luogo in cui hanno avuto origine. La riscrittura di Anouilh ...
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La filosofia, come molte discipline definite scienze non esatte, non è fatta di grandi scoperte o illuminazioni.Non è come il progresso scientifico, le cui rivoluzioni sono segnate alla base da quelli [...] critica di ogni filosofo.Si pensi alle origini della filosofia nel mondo greco, che possiamo datare - con variazioni a seconda del significato specifico che diamo al termine filosofia - tra il VII e il IV secolo a.C.: senza la tradizione omerica e in ...
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Il popolo etrusco si distinse per la produzione di particolarissimi specchi, chiamati malena o malstria. La produzione di questi oggetti iniziò grossomodo intorno al 530 a. C. e si esaurì solamente nel [...] come raffinate aristocratiche imbevute di cultura greca. A ciò si va ad aggiungere un’importante suggestione: in virtù del significato rituale degli specchi, che, come già detto, erano considerati quasi come un collegamento tra due mondi, è possibile ...
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Finito pranzo, mi siedo alla scrivania e apro il manuale, pronto per studiare: “È il momento della non-costruzione, che svela l'assenza di attualità del concetto anche attraverso l'invito a sottolineare, [...] da poter fare dovrebbe esserci”. In lingua corrente: “Magari anche meno”. Il segno è in linguistica l’associazione di un significante e di un significato. Nella sua forma più semplificata, è l’unione di un insieme di caratteri e di un concetto. Quest ...
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Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] Todorov scrive: «L’abbraccio senza parole, il bacio silenzioso: è un superamento del linguaggio, ma non una rinuncia al significato. [...] Questa bocca che non parla più, ma bacia, introduce il gesto e il corpo [...]; essa interrompe il linguaggio ma ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio cioè che con queste si trasmette.
Filosofia
Il...
Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria.
Filosofia
Il...