La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] natura. Da un lato si tratta di testi privi di ornato verbale – come notava già il retore Boncompagno da Signa alla fine del XII secolo – e dalla spiccata tendenza alla formularità e alla ripetitività, perché improntati a esigenze di chiarezza ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] interpreti del Decreto e delle Decretali, da Uguccione da Pisa a Innocenzo IV e all’Ostiense), di retorica (Boncompagno da Signa e i dettatori di Bologna), di filosofia (Bonaventura di Bagnorea e Tommaso d’Aquino), di scienze (il medico Guglielmo da ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] Certo è possibile che il naufragio della tradizione ci nasconda l'esistenza di altre produzioni volgari. Boncompagno da Signa nella Rethorica novissima (1235) parla dello Schiavo di Bari, "ingeniosus in idiomate materno transumptor" (ma il serventese ...
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in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...